Articolo di Federico Fenix Santilli

Benritrovati cari lettori di Metagame! In questo nuovo appuntamento con la rubrica che salvaguardia le vostre tasche vi propongo un mazzo, sempre per il Modern, che rappresenta il tentativo di mettere insieme due strategie, o, se preferite, due filosofie di gioco. La prima è incentrata sulla meccanica “Devozione” che consente di produrre molto mana grazie a Nykthos, Shrine to Nyx e quindi di giocare rapidamente minacce poco gestibili; la seconda, invece, consiste nel disporre di un buon toolbox da poter tutorare per avere una certa flessibilità.

L’idea di creare un mazzo con queste caratteristiche è nata considerando che creature come Strangleroot Geist e Kitchen Finks, con cui Eldritch Evolution, uno degli ultimi tutori verdi stampati, ha una buona sinergia, possono anche fornire una discreta devozione al verde; partendo da questa constatazione, ho pensato di montare un deck basato appunto sulla devozione al verde, ma che disponga di alcuni silver bullet tutorabili con Eldritch Evolution per avere resilienza e non essere troppo dipendente da Nykthos, Shrine to Nyx, la terra che trasforma la devozione a un colore in ingenti quantità di mana, come già ho accennato. La lista che ha preso corpo è la seguente:

È doveroso, innanzitutto, fare una piccola premessa: la lista non è rigida, ma può essere adattata al meta e al proprio stile di gioco, perciò sentitevi liberi di apportare le modifiche che riterrete più opportune. La mainboard può essere suddivisa in 3 macro gruppi:

RAMP
Di questa sezione fanno parte Arbor Elf e Utopia Sprawl, che insieme consentono di aver ben quattro mana da attingere nel secondo turno di gioco (T1 Foresta per Arbor Elf, T2 Foresta per Utopia Sprawl che va a incantare la Foresta stappata giocata al turno precedente, la quale potrà quindi essere tappata per attingere 2 mana, poi stappata, grazie all’abilità dell’elfo, e nuovamente ritappata per attingere altri 2 mana che, aggiungendosi ai due precedentemente accumulati, porterà a 4 la somma complessiva del mana in pool). Completano il gruppo gli Llanowar Elves, arrivando così a dieci mana dork complessivi da poter giocare di primo turno.

DEVOTION
Questo gruppo è formato dalle creature che rappresentano la maggior fonte di devozione al verde. Comprende:

• Strangleroot Geist, il drop che possiamo giocare sia per attaccare che per difendere e che riempie la curva qualora non iniziassimo la partita con un dorkino; è inutile dire quanto sia forte, se non è stato ancora resuscitato, come “tributo” per il Decimator of the Provinces o per Eldritch Evolution. Fornisce infine 2 di devozione, che per un drop a due non è male.
• Kitchen Finks, la carta più costosa del mazzo se presa singolarmente, ma è una scelta obbligata, in quanto questi simpatici mostriciattoli recuperano i punti vita spesi per giocare uno o più Dismember, sono sinergici con Eldritch Evolution, si incastrano bene in curva (spesso vengono giocati di secondo turno e possono permettere di tutorare una creatura a costo 5 il turno successivo senza perdere board) e danno 2 di devozione.
• Wistful Selkie, la creatura che fornisce la maggiore devozione e che in più si cicla, aspetto da non sottovalutare, visto che è sempre importante vedere i pezzi giusti al momento giusto.

TOOLBOX
È la parte più accattivante e personalizzabile dell’intero mazzo. Troviamo:

• Mwonvuli Beast Tracker, la mia carta jolly, può essere tutorata facilmente tramite Eldritch Evolution e a sua volta permette di trovare creature dall’alto costo di mana (Hornet Queen oppure Decimator of the Provinces) che invece Eldritch Evolution non può andare a prendere o può andare a prendere ma con difficoltà; altri suoi bersagli, da non sottovalutare, possono essere Acidic Slime o Vorapede. Nel peggiore dei casi, ovvero senza creature da tutorare disponibili, è un parante che fornisce 2 di devozione e che, all’occorrenza, diviene un’ottima creatura da sacrificare.
• Temur Sabertooth è un’altra mia tech e l’unico drop a 4 presente perché il verde non offre altre opzioni interessanti in questo senso (Chamaleon Colossus o Obstinate Baloth li trovo troppo situazionali per meritare un posto nel main deck). I trick che possiamo fare con questo tigrotto sono molteplici, basta avere una buona quantità di mana da attingere e si ha a disposizione un bittante indistruttibile e la possibilità di reiterare un EtB effect oppure di salvare una creatura da morte certa, generando così vantaggio a nostro favore.
• Acidic Slime è il coltellino svizzero del gruppo, elimina un Chalice of the Void settato a 1 o un incantesimo chiave come può essere As Foretold, slanda, oppure è un parante letale (nel vero senso della parola) in caso di bisogno e dà pure 2 di devozione; direi che il posto nel main deck a discapito della Reclamation Sage se lo guadagna a buon diritto.
• Thragtusk è una delle bestie ultimamente più abusate da tutti i big mana decks, non senza ragione: recupera infatti preziosi punti vita, stalla il board o, perlomeno, fa guadagnare tempo e, nel nostro caso, è anche estremamente sinergica con Eldritch Evolution e Temur Sabertooth.
• Vorapede è un’altra delle carte inconsuete presenti, ma se andiamo ad analizzarla, si può capire quanto questo mazzo le calzi perfettamente a pennello; innanzitutto fornisce 3 di devozione, poi ha un ottimo body, può essere usata senza problemi come “carne” da sacrificio e può essere tutorata tramite Mwonvuli Beast Tracker. È un’ottima risorsa, infine, nei match up di attrito, contro mazzi ricchi di rimozioni e creature di una certa stazza (Tarmogoyf e delvanti ad esempio).
• Hornet Queen è la salvezza contro gli aggro decks: qualora riuscissimo a farla entrare in gioco, diverremmo padroni di un esercito di calabroni dalle punture letali. Ha un costo elevato, ma se non abbiamo a disposizione Nykthos, Shrine to Nyx, possiamo sempre contare su Eldritch Evolution + un drop a 5 da mandare al macello.
• Decimator of the Provinces è la chiusura ufficiale. L’abilità “Emerge”, nel nostro caso, è facilmente sfruttabile senza drawback e il bonus che viene fornito alle nostre creature entra in vigore al momento del cast, vanificando così, almeno in parte, un eventuale counter in risposta (diversamente da quanto accade, invece, nel caso del più rinomato Craterhoof Behemoth). Come già detto, non può essere presa tramite Eldritch Evolution, ma si può ricorrere al Mwonvuli Beast Tracker in caso di bisogno.
• Finiscono di comporre il mainboard 2 Elvish Visionary per pescare qualche carta in più e “riempire” il secondo turno qualora non iniziassimo il game terra + dork, e 3 Dismember, l’unica rimozione efficiente a cui possiamo ricorrere, nonostante sia dolorosa per i nostri punti vita.

Ovviamente non potremmo giocare tutte le nostre spell senza terre; oltre alle indispensabili Foreste e alla già citata Nykthos, Shrine to Nyx presente in quattro copie, ho inserito nella manabase 2 copie di Field of Ruin per togliere di mezzo terre non base fastidiose senza rimanere indietro (come invece succede usando Ghost Quarter). Facendo un bilancio, su 22 terre totali solo 6 sono incolori, dati i costi specifici a cui dobbiamo far fronte.

COSTRUZIONE DEL SIDEBOARD
Disporre di un tutore efficiente consente di avere ampio margine di manovra nella costruzione del sideboard. Quello che vi ho proposto, ovviamente, può essere modificato e non ha la pretesa di essere ineluttabile. Analizzando rapidamente la sua composizione, ho scelto di inserire 4 Relic of Progenitus, dato che i mazzi più popolari attualmente abusano del cimitero, 2 Choke per ostacolare tutti i mazzi a base blu con cui difficilmente possiamo interagire, 2 Beast Within come rimozione versatile contro ogni tipo di permanente (terre e planeswalkers soprattutto) e 1 Creeping Corrosion versus Affinity e Lantern Control. Il resto del sideboard è formato da creature in monocopia, ognuna utile in contesti differenti. Phyrexian Revoker gestisce soprattutto i planeswalkers ma può bersagliare anche artefatti (Cranial Plating), terre (Inkmoth Nexus) o creature (Devoted Druid). Scavenging Ooze è il nostro grave hate con le gambe, valido anche per recuperare qualche punto vita contro Burn e mazzi troppo aggressivi. Reclamation Sage è una Acidic Slime meno corrosiva ma anche meno costosa, usata per togliere subito pali come Chalice of the Void o Eidolon of the Great Revel. Chamaleon Colossus è l’incubo dei vari Death’s Shadow decks ed è quindi impossibile non uscire di casa senza. Completano le 15 una Acidic Slime e un Thragtusk aggiuntivi, la prima per slandare in particolar modo, il secondo per aver un buon top deck nei match più grindy e ovviamente per fare gain life contro Burn. Una menzione d’onore meritano Ramunap Excavator, Loaming Shaman e Polukranos, World Eater, tutte carte valide che possono ben figurare nelle giuste circostanze, perciò è doveroso tenerle a mente.

PROPOSTE E POSSIBILI MIGLIORAMENTI
A mio avviso, in questa configurazione il mazzo non necessita di altre carte oltre a quelle già citate. Se proprio volete spendere qualcosa in più, potete comprare Thrun, the Last Troll, mantenendo comunque la spesa complessiva sui 90-100 euro. È bene sottolineare che il maggiore onere finanziario deriva dal playset dei Kitchen Finks che ritengo insostituibile; al massimo, se nell’immediato non potete acquistarlo, potete sperimentare in via eccezionale quello della Courser of Kruphix come rimpiazzo, anche se si perde molto.

Possibili alternative da vagliare, andando un po’ a snaturare la struttura del mazzo, richiedono l’inserimento di uno splash; in tal caso reputo che il bianco offra davvero molte opzioni da prendere in considerazione, specialmente in termini di silver bullet o utility lands (Gaddock Teeg, Aven Mindcensor, Ethersworn Canonist, Eidolon of Rethoric, Aegis of the Gods, Gavony Township). Una piccola menzione, infine, se la merita Kessig Wolf Run, terra che con grandi quantità di mana e una fonte rossa a disposizione può essere davvero incisiva.

Spero anche questa volta, cari lettori, di non avervi annoiato e di esser riuscito a catturare un briciolo della vostra attenzione. Come sempre, non mancate di riportarmi le vostre impressioni e proposte nei commenti.

Stay Magic, Stay Budget!
Federico