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Magic Historica: la Congiunzione tra Rath e Dominaria Stampa E-mail
Venerdì 20 Ottobre 2017
historica 3_2Articolo di Francesco Gyed Cambilargiu

La Prima Fase dell'Invasione Phyrexiana si è conclusa con una vittoria per la Coalizione, nonostante le numerose perdite subite. Hanna, Pilota della Nave, Thaddeus e Barrin, Mago Insegnante non ci sono più; molti luoghi di Dominaria sono devastati, e nelle regioni di Keld ed Urborg si combattono ancora gli invasori. La Battaglia di Koilos è stata vinta, e il portale tra Phyrexia e Dominaria è stato distrutto per sempre, ma una nuova minaccia si palesa di fronte agli occhi dei difensori di Koilos: il piano di Rath si sta unendo a Dominaria. La Congiunzione, o Sovrapposizione Dimensionale, ha inizio.

Non appena si rende conto di cosa sta succedendo, Urza raduna gli altri otto Titani (Taysir, Bo Levar, Lord Windgrace, Kristina dei Boschi, Tevesh Szat, Freyalise, Commodore Guff e Daria) e li invia, assieme alle truppe della Coalizione sopravvissute alla battaglia di Koilos, in diversi punti strategici del piano, mentre lui, con l'equipaggio della Nave Volante Cavalcavento (Karn, Golem d'Argento, Gerrard Capashen, Squee, Nababbo Goblin, il Capitano Sisay, Orim, Guaritrice Bianca, Tahngarth, Eroe Talruum, e Multani, Stregone-Maro), la flotta di navi volanti di Benalia e l'esercito Metathran guidato da Agnate, si dirige verso Urborg, dove è apparsa la Fortezza di Volrath (o meglio, di Crovax il Maledetto).

Nel frattempo all'interno della Fortezza, Crovax, ormai diventato Evincaro Dominante, punisce Tsabo Tavoc per i suoi fallimenti, spezzandole le gambe appena ricostruite e divorando la sua carne nel corso di diversi pasti.

Spostati in Keld da Urza, Freyalise, Furia di Llanowar, Lin Sivvi, Eroina Audace, e Eladamri, Signore delle Foglie, assistono al trapianto della Foresta di Cielsudario nel terreno locale. Il generale elfico capisce subito che il rigido clima di Keld non può che portare alla morte della foresta, e prega quindi la planeswalker di usare il suo potere per proteggere Cielsudario dal gelo, lanciando su di esso una versione assai depotenziata e localizzata dell'antico Incantesimo del Mondo utilizzato per porre fine all'Era Glaciale. Freyalise accetta, e dopo aver visto la planeswalker lanciare la sua Benedizione di Cielsudario, Eladamri parte per il territorio dei keldon, con i quali ha intenzione di stringere un'alleanza.

Nel frattempo, a Shiv, o meglio quello che ne resta dopo che Teferi ha mandato fuori fase gran parte del continente, Tevesh Szat rivela al drago Darigaaz, l'Infiammatore e agli abitanti delle nazioni draconiche sotto il suo comando un modo per sconfiggere i phyrexiani: risvegliare i draghi primitivi, quattro potentissimi draghi che giacciono addormentati in varie parti di Dominaria e che padroneggiano ognuno tre colori della magia. Il quinto membro del gruppo è stato trovato e ucciso dai phyrexiani, ed è proprio la vista del suo cadavere a convincere Darigaaz a seguire il Consiglio Malevolo di Szat.

Mentre Darigaaz parte per Yavimaya, Agnate e i suoi metathran combattono tra le fetide paludi di Urborg, conquistando lentamente terreno grazie anche all'aiuto della Cavalcavento. L'esercito di Urza combatte per settimane, finché, durante una battaglia, le sabbie mobili non ingoiano Agnate e i suoi. Quando tutto sembra perduto, però, ecco che a soccorrere i metathran intervengono Dralnu, Signore dei lich, e la sua collezione di guerrieri non morti. Dralnu riesce a convincere Agnate ad allearsi con lui, e assieme, l'esercito dei vivi e quello dei morti raggiungono le montagne di Urborg dove è apparsa la Fortezza senza bisogno di alcun aiuto.

Nello stesso tempo, i Nove Titani tentano di portare a termine la loro missione: nascondere ed attivare su Phyrexia le nove bombe dell'Anima, potenti artefatti costruiti da Urza in grado di distruggere Yawgmoth e tutti i suoi orrori. Arrivati nella Quarta Sfera, però, le cose iniziano a farsi difficili per i nove planeswalker. Kristina viene infatti uccisa da Tevesh Szat, il quale riesce a far passare l'accaduto per un tragico incidente. Quando però anche Daria, la figlia adottiva di Taysir, viene trovata morta, i sospetti oscuri si fanno certezze, e Urza rivela ai suoi compagni la verità: ha insistito per portare con sé Szat per utilizzare la sua anima ed attivare le bombe, sicuro che il planeswalker avrebbe tradito il gruppo. Di fronte all'evidenza della morte di ben due planeswalker, Urza, per stupire i suoi alleati, attiva quindi un dispositivo segreto del Titano di Szat, e il planeswalker, impossibilitato a fuggire, muore trafitto e schiacciato dalle lamiere del macchinario, e la sua anima viene assorbita nella bomba che aveva portato fino ad allora, la quale viene sistemata nella Quinta Sfera di Phyrexia.

Mentre la missione di commando su Phyrexia prosegue, tra i Megaliti di Keld le cose non vanno affatto bene. Eladamri, alleatosi con i keldon dopo essersi dimostrato un abile guerriero ed assicuratosi che nessun abitante del luogo farà del male agli elfi rimasti in Cielsudario, si trova a fare i conti con la realizzazione della Profezia sul Crepuscolo di Keld. Abbiamo parlato della profezia nell'ultimo articolo della seconda stagione, perciò ricorderete che, stando alle sue parole, quando fosse giunta l'ora gli eroi di Keld sarebbero tornati in vita, uscendo dalla Necropoli di Keld per lottare al fianco dei loro discendenti. Anziché combattere i phyrexiani, però, gli eroi di Keld si avventano contro l'esercito alleato di Eladamri, Lin-Sivvi e i loro alleati keldon, tra i quali il giovane guerriero Astor e la Doyenne Tajamin, una chierica appartenente al Consiglio keldon.

Proprio Tajamin, comprendendo la situazione disperata, ordina la ritirata dalla necropoli verso il porto, dove la flotta keldon è pronta ad affrontare l'invasore. Inizialmente la battaglia volge a favore dei difensori di Dominaria, ma i nemici sono troppi e basta una sola nave armata di catapulte caduta nelle mani dei phyrexiani per cambiare radicalmente le sorti della Battaglia di Keld. Alla fine, Tajamin compie un atto blasfemo, eliminando uno degli eroi della necropoli e scatenando un'eruzione vulcanica che scioglie il ghiaccio e fa cadere in acqua nemici ed alleati, tra i quali Eladamri. Le correnti trasportano il generale elfo in una grotta sotterranea, dalla quale, come in un sogno, una grande nave da guerra keldon, la leggendaria Golden Argosy lo trarrà in salvo. A bordo della nave, a Eladamri viene spiegato che, secondo la Profezia, la Golden Argosy avrebbe dovuto condurre gli eroi di Keld alla loro ultima battaglia, e che una volta lasciato il ponte, gli eroi avrebbero dimenticato il viaggio compiuto. Tajamin comprende che i veri eroi di cui parlava la profezia sono i guerrieri sopravvissuti alla battaglia, tra i quali Eladamri e Lin-Sivvi, ma non potendo abbandonare Keld nelle mani dei phyrexiani, la Doyenne, Astor e pochi altri volontari si gettano in acqua, così da poter essere trasportati fino alla grotta e lottare per la loro patria. Mentre Tajamin viene trasportata via dalla corrente, Eladamri vede nei suoi occhi qualcosa, un barlume che lo rassicura: il popolo di Cielsudario è al sicuro dai keldon, poiché Tajamin ricorda ancora la loro alleanza.

Nel frattempo, la Cavalcavento, avendo perso di vista l'esercito di Agnate, partono per le terre di Talruum alla ricerca di rinforzi da portare a combattere in Urborg. Arrivati nella terra natale di Tahngarth, tuttavia, Gerrard e i compagni scoprono che il villaggio dei minotauri è stato raso al suolo dalle truppe phyrexiane, le quali hanno poi catturato i guerrieri più forti per sottoporli a torture ed esperimenti come quelli a cui Volrath aveva sottoposto Tahngarth. La Cavalcavento distrugge i laboratori phyrexiani e libera i guerrieri minotauri, ma nel tentativo di fuggire dai nemici, la Cavalcavento subisce gravi danni ed è costretta a viaggiare fino a Yavimaya per permettere a Multani e Karn di rimetterla in sesto.

La foresta, sopravvissuta ai phyrexiani, solo poche settimane prima ha ricevuto la visita di Darigaaz e dei suoi draghi, i quali, attraverso un sacrificio, sono riusciti a liberare il drago primitivo Rith, il Risvegliatore (o meglio, LA Risvegliatrice) la quale ha raccontato parte della storia dei Primitivi al drago di Shiv. Millenni fa, i draghi dominavano le terre di Dominaria, ma gli umani tradirono il popolo draconico, ribellandosi e rinchiudendo i Draghi Primitivi in diverse prigioni sparse per tutto il piano. Sacrificando un gran numero di draghi, Darigaaz e Rith sono riusciti a liberare anche Treva, il Rinnovatore (o meglio, la Rinnovatrice) rinchiusa sotto a Benalia City, e Dromar, l'Esiliatore, nascosto in una prigione dorata in fondo al Mar Voda che bagna il continente di Sarpadia. Una volta tornati in Urborg per liberare Crosis, l'Epuratore i tre Primitivi rivelano a Darigaaz la verità: lui è il quinto Primitivo. Morto in Shiv diverso tempo prima, il Primitivo era rinato come Darigaaz, privato però dei suoi ricordi atavici e cresciuto come un normale drago. Per liberare Crosis, che rappresenta la morte, Darigaaz, Rith, Dromar e Treva si gettano nella pozza di catrame nella quale è imprigionato il loro fratello.

Intanto, Agnate viene consumato da una terribile piaga che gli sta velocemente decomponendo il corpo, ma nonostante ciò, combatte ancora in prima linea, riuscendo a strappare sempre più territori ai phyrexiani. Quando però l'equipaggio della Cavalcavento arriva con i rinforzi guidati dal minotauro Grizzlegom, il quale prende parte alle strategie alleate, Agnate scopre che a corrompere le sue carni con una malattia esotica è stato Dralnu, il quale fin dall'inizio ha complottato per ucciderlo, resuscitarlo come non morto e prendere il controllo dell'esercito metathran per scacciare i phyrexiani e conquistare Urborg. Dopo aver firmato un documento nel quale affida a Grizzlegom il comando dei metathran implorandolo di ucciderlo per impedire al lich di farlo tornare come suo schiavo. Grizzlegom obbedisce, e uccide prima Agnate e poi il suo corpo non-morto, dopodiché affronta Dralnu di persona. Vedendosi scoperto, il lich tenta di distrarre la guardia metathran alle sue spalle facendo scendere una cappa di oscurità nella tenda di Agnate, ma il buio non ferma la lama della guardia, né le corna di Grizzlegom.

Con il cuore trafitto e i suoi numerosi filatteri dispersi a terra ed infranti dagli zoccoli di Grizzlegom, Dralnu si accascia al suolo, morto definitivamente. Successivamente, il suo esercito viene distrutto dai metathran e dai minotauri, i quali subiscono però numerose perdite. Nei cieli di Urborg, intanto, la Cavalcavento si scontra con la Predatrice, Nave Ammiraglia del Comandante Greven il-Vec. Al contrario di quanto accaduto ai tempi del viaggio su Rath, stavolta è la nave più piccola ad avere la meglio su quella più grande, e mentre Greven viene ucciso da Tahngarth, Sisay guida la Cavalcavento contro la Predatrice, facendo una breccia nello scafo e mandando la nave avversaria a schiantarsi contro la Fortezza. Ma proprio quando l'equipaggio pensa di aver concluso la battaglia, un phyrexiano rivela la sua presenza: è Ertai, Mago Provetto (divenuto Ertai, il Corrotto)!

Caduti nel tranello di Ertai, Gerrard e Squee vengono teletrasportati dal mago all'interno della Fortezza, dove li aspetta Crovax. Anziché cercare di uccidereil vecchio amico, l'evincaro propone a Gerrard di passare dalla parte di Phyrexia, assicurandogli che Yawgmoth ha il potere di riportare Hanna in vita. Per dimostrarlo uccide Squee, il quale resuscita pochi istanti dopo mantenendo consapevolezza di sé e coscienza, come se si fosse addormentato per un attimo e non fosse rimasto vittima della tirannia di Phyrxia. Vedendo poi Selenia, l'Angelo Oscuro danzare al fianco di Crovax, Gerrard si lascia convincere ed attraversa il portale tra la Fortezza e Phyrexia per inchinarsi al cospetto di Yawgmoth. Accanto a lui, anch'egli in ginocchio, sta Urza.

Dopo aver ucciso Szat, infatti, Urza e i rimanenti cinque titani sopravvissuti hanno continuato il loro viaggio attraverso le sfere del piano. Man mano che il gruppo è andato avanti, Urza ha cominciato a dare segni di squilibrio, complice anche la voce di Yawgmoth, il quale dopo averlo tentato nei più svariati modi, ha raggiunto il suo obbiettivo, portando il suo peggior nemico dalla sua parte e convincendolo a distruggere la bomba dell'anima principale che avrebbe dovuto attivare tutte le altre e permettere loro di distruggere Phyrexia. Taysir ha tentato di far ragionare Urza, ma il planeswalker lo ha ucciso come ha fatto con Tevesh Szat ed ha distrutto la sua bomba dell'anima. Nel viaggio fino alla Nona Sfera, Yawgmoth ha riacceso la colpevolezza di Urza, mostrandogli suo fratello Mishra, riportato su Phyrexia dopo la Guerra Fratelli e torturato per quattromila anni e ponendolo di fronte ad una scelta: liberare il fratello oppure continuare il viaggio fino a Yawgmoth. Senza pensarci troppo, il planeswalker ha abbandonato il fratello al suo dolore, ed ha raggiunto Yawgmoth proprio mentre Gerrard attraversava il portale, pronto anch'egli a donare la propria devozione perversa al Padre delle Macchine.

Intanto, in Urborg, Crosis si risveglia dal suo sonno, riporta in vita gli altri quattro fratelli e completa la loro catena di potere, il tutto mentre sotto di loro sta iniziando l'ultima grande battaglia dell'Invasione. Di nuovo potenti come un tempo, i Draghi Primitivi attaccano la Cavalcavento, la quale ha osato infiltrarsi nel loro dominio: il cielo. Mentre Crosis attacca l'equipaggio, lo scafo della nave volante viene letteralmente squarciato dagli artigli di Darigaaz, i quali mettono a nudo la sala motori. In questo modo, Darigaaz entra in contatto con Karn, il quale riesce a farlo rinsavire, ricordandogli il suo passato e il sacrificio compiuto da sua madre per salvare il primo equipaggio della Cavalcavento dalle grinfie del phyrexiano Gorig. Messo di fronte alle sue responsabilità, Darigaaz viene colto dai sensi di colpa, e per fare ammenda ed aiutare Karn, si getta in un vulcano attivo, lasciandosi terminare dalla lava per impedire a Rith, Crosis e agli altri di distruggere la Cavalcavento, l'ultima speranza di Dominaria. Grazie all'intervento dei kavu e di un gruppo di Silvantropi Magnigoth (Silvantropo Magnigoth di Yavimaya che hanno attraversato il mare fino ad Urborg, Rith viene nuovamente imprigionata e la Cavalcavento spinge Crosis nella fossa di catrame da cui era uscito, ma per compiere questa missione i motori della nave vengono portati oltre il punto di rottura, costringendo Sisay ad un atterraggio di emergenza sul terreno paludoso di Urborg.

Mentre i draghi delle nazioni draconiche rinsaviscono e cominciano ad attaccare gli ultimi due Primitivi per scacciarli, l'equipaggio della Cavalcavento guarda i resti della sua nave, ferita mortalmente come il suo stesso equipaggio. Anche se Tahngarth, Multani e Orim sono ancora vivi, la disperazione si impadronisce di Sisay. Mirri, Duellante della Cavalcavento, Hanna e Rofellos, Emissario di Llanowar sono morti, Gerrard e Squee sono scomparsi, e Crovax ed Ertai hanno tradito i suoi vecchi compagni e stanno inviando fuori dalla Fortezza un esercito di truppe fresche phyrexiane. Tutto sembra perduto, ma all'improvviso Karn spunta dalle macerie della Cavalcavento reggendo in mano il Tomo Thran e affermando di conoscere un modo per salvare il mondo.

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Per riassumere:

  • * -XXI Millennio A.R. --> -XVI millennio A.R.: Probabile nascita dei Draghi Primitivi. Creature immortali e dai poteri semi-divini, i Draghi Primitivi governano a lungo il piano di Dominaria. Rhammidarigaaz, anche conosciuto come Darigaaz (il cui nome significa "concepimento" nell'antica lingua draconica) diventa il signore di Shiv; Rith (il cui nome significa "infanzia") diventa signora della foresta che in futuro si sarebbe chiamata Yavimaya; Treva (il cui nome significa "giovinezza") si proclama signora di Argivia; Dromar (il cui nome significa "età adulta") diventa il signore degli oceani e infine Crosis (il cui nome significa "morte") diventa signore di Urborg. Ognuno di loro rappresenta una combinazione di mana tricolore, ma si concentra nell'utilizzo di uno solo.
  • * -15.000 A.R.: Sconfitta dei Draghi Primitivi. I numena, potenti maghi umani, utilizzano i propri poteri per imprigionare Rhammidarigaaz in una grotta in Shiv; Rith in quella che sarebbe diventata Yavimaya; Dromar in una grotta sottomarina nel Mar Voda, circondato da tesori; Treva nei sotterranei di Benalia City e Crosis in una pozza di catrame in Urborg. Dopo la sconfitta dei Primitivi, nessun drago otterrà mai più il loro stesso potere, e quelle che un tempo erano divinità si trovano a dover scendere a patti con i mortali. Vengono così fondate le Nazioni Draconiche, ognuna governata da un signore dei draghi allineato ad un unico colore di mana. Come i draghi di Tarkir, anche i draghi delle cinque nazioni draconiche hanno soffi differenti in base al colore al quale sono allineati.
  • *3360 A.R.: Urza torna sul Reame di Serra, trovandolo devastato dall'assedio di Phyrexia. Come scopre ben presto, Phyrexia ha già vinto, poiché è riuscita a mettere un suo agente, Gorig, in una posizione di rilievo all'interno del governo di Radiant, Arcangelo. Urza salva centinaia di profughi e, una volta finita di costruire la Nave Volante Cavalcavento, combatte Gorig e Radiant. Il primo viene ucciso da Barrin, che così facendo carica il motore della Cavalcavento, il secondo muore nel tentativo di riunificare le pietre del potere di Urza. Dopo la morte di Radiant, il Reame di Serra implode. Nello stesso anno, Urza comincia il Progetto Eredità e il Progetto Bloodlines. La missione sul Reame di Serra porta alla morte di Gherridarigaaz, madre del rinato Rhammidarigaaz.
  • * 4205 A.R.: dopo il viaggio su Rath e Mercadia e dopo il tradimento di Ertai e Crovax, la Cavaòcavento torna su Dominaria, in tempo per l'inizio della Prima Fase dell'Invasione Phyrexiana. Nel corso del mese successivo, si combatte in Benalia, Urborg, Koilos, Shiv, Zhalfir, Keld, Yavimaya, Tolaria e Llanowar, e la Coalizione di Urza riporta diverse vittorie. Barrin si sacrifica per distruggere i phyrexiani in Tolaria e trasformare l'Accademia in un sepolcro per sua moglie Rayne (morta durante l'invasione Keldon in Jamuraa) e sua figlia Hanna (morta due settimane dopo il ritorno a casa della Cavalcavento); Teferi manda fuori fase la nazione di Zhalfir, nello Jamuraa nord-occidentale, e una parte di Shiv (con il consenso di Jhoira e molti ghitu e viashino che abitano quelle terre); il generale Thaddeus dei Metathran viene catturato e vivisezionato da tsabo Tavoc, e infine ucciso da Agnate, l'altro generale che assieme a lui guida le truppe di Urza; Benalia City viene distrutta, e dalla capitale i phyrexiani dilagano nel resto della nazione; gli abitanti di Llanowar, sopravvissuti a malapena ad un attacco, trovano nel comandante elfico di Cielsudario Eladamri un salvatore e con l'aiuto di Multani (vincitore della Battaglia di Yavimaya) e della flotta di navi volanti capeggiate dalla Cavalcavento, scacciano i phyrexiani dalla loro terra, salvo poi partire alla volta di Koilos; Urborg e Keld, nonostante la tenace resistenza dei loro difensori, vengono abbandonate in favore di Koilos.
  • Nelle Caverne di Koilos si combatte la battaglia finale. Gerrard Capashen viene catturato da Tsabo Tavoc, ma grazie a Karn, che rompe il suo voto di pacifismo per aiutare l'amico, e a Squee, che gli mette in mano una spada, il giovane comandante riesce a ferire gravemente la generalessa phyrexiana, costringendola a ritirarsi su Phyrexia attraverso il portale delle Grotte dei Dannati. Approfittando della momentanea disorganizzazione delle truppe phyrexiane, Gerrard aiuta Urza a distruggere per sempre il portale stabile tra Phyrexia e Dominaria.
  • Otto giorni dopo la vittoria in Koilos, comincia la Seconda Fase dell'Invasione Phyrexiana: la Congiunzione tra Rath e Dominaria. Agnate si allea con Dralnu, la Cavalcavento con i minotauri di Talruum, Eladamri con i keldon e Darigaaz cerca di liberare i Draghi Primitivi. Dopo settimane di incessanti combattimenti, la Battaglia di Keld viene vinta dai phyrexiani, ed Eladamri ed altri combattenti keldon fuggono verso Urborg, lasciando Cielsudario sotto la protezione di Freyalise; Agnate viene tradito da Dralnu e viene ucciso dal generale dell'esercito di minotauri Grizzlegom, il quale uccide poi il lich; la Cavalcavento viene distrutta dai Primitivi, i quali, grazie al sacrificio di Darigaaz, vengono sconfitti. I Nove Titani raggiungono Phyrexia per piazzare le nove bombe dell'Anima e distruggere Phyrexia, ma la missione è un fallimento. A causa del tradimento di Tevesh Szat e poi di Urza stesso, Daria, Taysir e Kristina muoiono, e Yawgmoth porta l'artefice dalla sua parte. La Predatrice viene distrutta dalla Cavalcavento prima dell'attacco dei Draghi Primitivi, ma mentre Greven Il-Vec viene ucciso da Tahngarth, Ertai rapisce Gerrard e Squee, portandoli da Crovax, il quale mostra il premio che Yawgmoth gli ha donato dopo aver ucciso Tsabo Tavoc: Selenia. Convintosi che Yawgmoth può riportare in vita Hanna, Gerrard attraversa il portale tra Rath (ora Dominaria) e Phyrexia, inginocchiandosi di fronte a Yawgmoth assieme ad Urza.

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Fonti:
"Planeshift" di J. Robert King. Libro pubblicato nel febbraio del 2001 e inedito in Italia

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Nelle puntate precedenti:

 

 

Riassunto delle stagioni precedenti:

 

 

 

Commenti  

 
#7 LordLegolas92 2017-10-24 10:21
Citazione Gyed:
Di base, si tratta di un'armatura potenziata che poi ogni planeswalker modella a piacimento (per esempio, quella di freyalise è ricoperta da vegetazione, mentre quella di Windgrace ha la forma di una pantera).

Che [censurato]ta *.*
 
 
#6 Gyed 2017-10-24 09:54
Citazione LordLegolas92:
Come al solito i complimenti si sprecano! Mi unisco al coro di lodi e porgo i miei omaggi al SPDMN. Porgo anche qualche domanda: Tavesh Szat consiglia a Darigaaz di risvegliare i draghi primordiali per fermare i phyrexiani, mentre poi questi attaccano la Cavalcavento. Come mai? Tavesh aveva semplicemente mentito? Se sì per quale motivo? Darigaaz sembra impazzire (o almeno, io ho dedotto che ad un certo punto sia impazzito solo perché più avanti parlando con Karn "rinsavisce") come mai? Oppure ho capito male?
Altra domanda: cos'è esattamente un titano? pensavo che fosse semplicementeil soprannome dei nove pw uberforti, ma leggere di "un dispositivo segreto del titano di Szat" mi ha leggermente confuso...


Anzitutto grazie per le lodi, o necro-discepolo !
Rispondo in ordine
1- Tevesh Szat non mente: i Primitivi avrebbero tutte le carte in regola per distruggere i phyrexiani. Tuttavia non rivela a Darigaaz che, una volta risvegliati tutti e quattro più sé stesso, anche lui tornerà a ragionare come una divinità crudele e violenta (esattamente come Rith e gli altri). Quando vedono la Cavalcavento che vola nel cielo, i Primitivi la vedono come un affronto, perchè per loro i cieli sono dominio dei draghi, e non dei mortali. Ai loro occhi, la Cavalcavento ha commesso un sacrilegio, e quindi va punita. Poi, una volta fatta giustizia, ci sarebbe stato il tempo per pensare ai phyrexiani che invadono il loro regno terrestre.
2-Karn apre un vero e proprio collegamento mentale con Darigaaz e gli fa ricordare per quale motivo, prima di diventare un Primitivo, combattesse al fianco di Urza. A quel punto, Darigaaz si pente, e consapevole che alla sua morte gli altri Primitivi saranno vulnerabili, si suicida (temendo anche di tornare ad essere il mostro di poco prima).
3- Non ho ancora spiegato cos'è un Titano D:? Dannazione, ero convinto di averlo fatto! Vabbè, comunque, quando parliamo dei Nove Titani ci riferiamo sia al gruppo messo in piedi da Urza, sia alle "armature" costruite da Urza che indossano i nove planeswalker durante il viaggio su Phyrexia.
Di base, si tratta di un'armatura potenziata che poi ogni planeswalker modella a piacimento (per esempio, quella di freyalise è ricoperta da vegetazione, mentre quella di Windgrace ha la forma di una pantera). Ognuna di esse, tranne forse quella di Urza, contiene inoltre una sorta di dispositivo di autodistruzione attivabile solo dal suo creatore.
 
 
#5 LordLegolas92 2017-10-24 08:14
Come al solito i complimenti si sprecano! Mi unisco al coro di lodi e porgo i miei omaggi al SPDMN. Porgo anche qualche domanda: Tavesh Szat consiglia a Darigaaz di risvegliare i draghi primordiali per fermare i phyrexiani, mentre poi questi attaccano la Cavalcavento. Come mai? Tavesh aveva semplicemente mentito? Se sì per quale motivo? Darigaaz sembra impazzire (o almeno, io ho dedotto che ad un certo punto sia impazzito solo perché più avanti parlando con Karn "rinsavisce") come mai? Oppure ho capito male?
Altra domanda: cos'è esattamente un titano? pensavo che fosse semplicementeil soprannome dei nove pw uberforti, ma leggere di "un dispositivo segreto del titano di Szat" mi ha leggermente confuso...
 
 
#4 Gyed 2017-10-23 23:54
Citazione TheGreatBallofFire:
Bello, bello, bello...
Scritto sempre bene, complimenti!

P.S. Faccio sempre il rompiscatole, ma il collegamento al riassunto della prima stagione manda a quello della seconda... ;-)


Beh, ma fare il rompiscatole paga, perché almeno ottieni una risposta XD!
Ok, scherzi a parte, fai bene a segnalare questi problemi con i collegamenti, quindi ti invito a fare il rompiscatole anche in futuro! Faccio presente in redazione, così per la prossima volta dovrebbe essere tutto risolto.
P.S. Grazie per i complimenti ^_^.
 
 
#3 TheGreatBallofFire 2017-10-23 12:06
Bello, bello, bello...
Scritto sempre bene, complimenti!

P.S. Faccio sempre il rompiscatole, ma il collegamento al riassunto della prima stagione manda a quello della seconda... ;-)
 
 
#2 Tezzeret1893 2017-10-23 08:01
Che il Dio Faraone ti benedica Gyed! ormai aspetto i tuoi riassunti con più ansia della storia ufficiale.
 
 
#1 arngothia 2017-10-22 17:11
Questa parte della storia mi sta piacendo davvero tanto! E come sempre scritta molto bene. Grande Gyed!