Io ho votato 4 ma in realtà sono tra 4 e 3.
La storia (che io vedo come una scusa per riciclare un piano del Multiverso senza stare lì a crearne uno nuovo) è accattivante. Di conseguenza hype a manetta, alimentato dai gran bei ricordi del blocco originale. E questo è un bene; non ricordo di essere stato così tanto attaccato agli spoilers di un'edizione prima d'ora. Card design o come-si-chiama: argomento spinoso. Ho letto un paio di articoli in merito alle carte che si trasformano e ai lord, e devo dire che da questo punto di vista hanno fatto un ottimo lavoro, veramente bravissimi (
Cosa nel Ghiaccio,
Risveglio Spaventato e
Westvale Abbey, sto parlando di voi).
Il Mostro di Gitrog vince il premio "Sto Pensando a una Carta" inventato da me in questo momento. Se riesci anche solo a concepire una carta del genere, vuol dire che hai fatto una bella edizione. Punto. Parentesi mannari: carini come sempre, ma a sentire la gente che voleva montarsi il nuovo tribale mannaro e spaccare tutti direi che c'è un po' di delusione nell'aria. O sbaglio? C'è ancora la prossima edizione per rifarsi, dai. Poi veniamo alle meccaniche, ed è qui che sono rimasto un po' perplesso. Per riflettere il clima cupo della storia (pazzia di Avacyn, enigmi nell'oscurità) si è deciso di puntare (giustamente) su meccaniche "non convenzionali". Madness, non mi stancherò mai a dirlo, non mi piace come meccanica. Non è produttiva, svuota la mano più in fretta (e non offre motori di pescaggio convincenti, nonostante le due creature
Sin Prodder e la
Asylum Visitor). Delyrium per me è così così, perchè a meno di automacinarsi il mazzo (tattica che io trovo ancora masochista, nonostante tutte le
gurmag angler di questo mondo), non si attiva proprio subito. Avessero scritto "3 tipi di carta" anzichè 4 sarebbe stato moooooooooolto meglio; l'idea è stata buona (ogni riferimento a
Tarmogoyf è puramente casuale), ma l'implementazione... Queste mie perplessità sono state in parte mitigate dalla mia partecipazione a una prerelease, dove, provando queste meccaniche e vedendole in azione, ho scoperto che comunque hanno qualche potenzialità. Ma non sono riuscito ancora a farmele piacere. Sarà che sono "stupido" e a me piacciono solo edizioni "stupide" come Origins, ma tant'è. EDIT ho dimenticato Indagare. Bhe, qui il giudizio è semplice: ottima meccanica tranne che per le carte blu, dove si trasforma in un vero e proprio scempio. Dover pagare
in più per trasformare la mia magia in un cantrip proprio non si può vedere.
Qualità delle illustrazioni: sublime, fenomenale. Tranne Archangel Avacyn (quella normale, non la trasformata) che secondo me ha un problema di proporzioni.
E poi veniamo all'utilità di questa edizione nello scenario competitivo.
Declaration in Stone,
Archangel Avacyn (poco),
Thalia's Lieutenant,
Thing in the Ice (pochissimo, se si ripensa alle aspettative di TUTTI durante gli spoilers),
Westvale Abbey. Per il pauper c'è
Pezzi dell'enigma e
Saprofago Ammuffito, seguito da altre carte descritte bene nell'articolo pubblicato di recente su questo sito. Non sono poche carte (e sicuramente ne ho omessa qualcuna), anzi, dovrei essere felicissimo. Eppure dal piano di Innistrad, che ha partorito
Liliana del Velo e
Snapcaster Mage, dentro di me mi aspettavo un po' di più.
Quindi, per finire: edizione carina, con storia e atmosfera carine, con carte carine dalle illustrazioni carine, ma con meccaniche che non mi piacciono troppo. E soprattutto, Shadows Over Innistrad rispetto a Innistrad è, appunto, solo una sua ombra.
Mill is love, Mill is life, no matter how hard the meta gets.