Dal mio personalissimo ed umile punto di vista la finisher di questo mazzo esiste già, ed è
Hellrider (che costa anche 1 mana in meno da mettere in gioco).
Se invece vogliamo vincere con gli attacchi di massa e l'evasione, allora il
Lealista della Legione è la nostra finisher.
L'
Arcangelo di Thune è effettivamente carino, e potrebbe ricavarsi una fetta di gioco sostituendo (o andando ad affiancare) l'
Hellrider; costa però 5 mana, ed ha effetto, in maniera decisiva, dal turno dopo essere stato messo in campo. Lo giochiamo (guadagnando eventuali vite pari al numero di sorelline che abbiamo eventualmente in gioco), Norin fasa fuori e rientra a fine turno; riattiviamo le sorelline e dal turno dopo possiamo attaccare in massa con l'evasione dell'
Arcangelo di Thune e le creature mucca/mucca. Ci serve 1 turno in più!
Hellrider entra e fa i disastri subito, avendo haste; porta comunque a casa risultato, anche se nell'attacco di massa muore e (se avevamo abbastanza pedine) possiamo finire l'avversario a spari.
Nelle partite che ho giocato finora non ho sentito tanto il bisogno di una finisher; i
Campione del Popolo, i
Compagno di Ajani e le pedine Myr (specie se unite ad un
Lealista della Legione) sono state le cose determinanti. Spesso e volentieri ho perso partite avendo in campo 4 sorelline, la
Camera della Genesi, avendo visto 4/5 spari e non aver mai visto un Norin (alla faccia di chi dice che il mazzo può portarne anche solo 3... Se Norin non si vede, le nostre percentuali di vittoria calano drasticamente!).
Questo mazzo è un perfetto meccanismo svizzero, dove ogni pezzo deve incastrarsi con l'altro per funzionare a dovere, e questa è la sua più grande debolezza. Non servono nuove finisher, servono modi di recupero, pescaggio e protezione (
Brave the Elements mi piace molto di più in questo caso). Detto questo, l'Arcangelo è effettivamente una bella carta, ma tutto ciò che costa più di 4, a mio feeling, stona in questo mazzo.
"Il mio Potere è vasto come le Pianure, la mia Forza è quella delle Montagne. Ogni onda che si infrange sulle rocce tuona come il Sangue nelle mie vene" - Dakkon Blackblade, Memorie.