Tutti gli hobby che hanno a che fare col collezionismo tendono ad essere succhiasoldi, se poi parliamo di Magic che unisce al tutto una straordinaria velocità di evoluzione (rotazione dei formati, quattro nuovi set all'anno ecc), la cosa diventa ancora più complicata. Avevo smesso di giocare anni fa disgustato da come si giocava su prezzi assurdi per dei pezzi di cartone colorato, proprio all'inizio dell'era delle Shocklands; all'epoca avevo appena terminato le superiori, e non avevo ancora facile accesso alla rete per consigli sui mazzi e soprattutto per comprare carte sfuse a basso costo.
Ora che mi è tornata la voglia di giocare ho scelto con convinzione di non comprare più buste o prodotti poco convincenti in negozio: se proprio mi viene voglia di qualche carta me la prendo come singola, evitando così anche di riempirmi la casa di cartacce senza senso, e se in futuro (come potrebbe accadere per RtR) avrò voglia di qualcosa di più ampio, mi comprerò direttamente un box per poi vendere tutto quello che non mi interessa per i miei scopi, così da rientrare di buona parte delle spese... o almeno si spera!
Purtroppo il meccanismo è comunque perverso, sia sul mercato primario, che gonfia a dismisura i prezzi nei passaggi dall'America alla filiera di distribuzione italiana, sia su quello secondario che a volte è totalmente incontrollato. Tanto per fare un esempio, quando sento che
Bonfire of the Damned viene quotato come minimo 25euro a pezzo mi vien male, sinceramente, però le scelte sono due: o si sta dentro un budget "umano", quello che le tasche e il raziocinio permettono, e di conseguenza si viene surclassati da chi spende e spande, o ci si accoda alle spese folli e si vince qualcosa.
In ogni caso quello che conta è l'equilibrio interiore penso, oltre che quello del portafogli: se si può permettersi una spesa e la cosa ci fa star bene, buon per chi la fa, c'è chi spende per viaggi, chi per abbigliamento, chi per animali ecc, il collezionismo è una manifestazione come un'altra della cura per se stessi. Io ho scelto di non andare mai oltre una certa cifra, e perdo "volentieri" qualche partita in più pur di non farlo, ma è una scelta mia. Spero comunque che un giorno anche la bolla del mercato secondario scoppierà in mano a chi ci lucra in modo esagerato, e che anche un giocatore non professionale possa permettersi di costruire un mazzo competitivo senza dover investire cifre esagerate.