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Hasbro licenzia 1100 dipendenti

Discussioni aperte su tutto quello che riguarda Magic e che non può stare in altre sezioni.

Re: Hasbro Q3: Calo di Profitto

Messaggioda Riot » 28 ott '22, 16:25

Buonasera a tutti, la discussione iniziata da un semplice dato di mercato è stata all inizio curiosa e anche istruttiva, ora però non riesco neanche a capire esattamente di cosa stiate parlando e tutto è finito nel solito scenario "malvagi produttori vs romantici giocatori"...
...per l ennesima volta...
...non mi va di difendere wizard e le sue legittime scelte, non ne ho voglia e non è compito mio...
.. però vi consiglierei semplicemente di essere "pratici" e continuare a godervi ogni aspetto dell hobby che vi piace lasciando perdere quello che non vi piace, naturalmente finché questo compromesso è possibile; sennò pace, si gioca a qualcos'altro e si parla di qualcos'altro.

PS. Sono partito dall idea che Magic vi piaccia perché sennò non sareste qui a parlare di Magic, nessuno perde tempo a parlare male di quello che non gli piace!
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Re: Hasbro Q3: Calo di Profitto

Messaggioda Max_game » 28 ott '22, 17:52

Tulio Jabba ha scritto:
Per come la vedo io il gioco è già nel disastro, quindi vedrei l'uscita di scena della WotC come una possibile soluzione al problema.

Sono punti di vista diversi, non pensare di avere la verità in tasca.

No no mai pensato :D
Però il fascino del gioco imo sta anche e soprattutto nell'attesa delle nuove uscite (e nello scoprire come si evolve il meta) cercando magari di capire prima degli altri il valore di determinate carte (comprandole a prezzi ragionevoli).
Poi ha ragione Riot, non riuscendo a far fronte all'attuale gestione bulimica di wotc conviene dedicarsi solo a quello che piace e lasciar perdere tutto il resto.
Se poi a fronte degli sforzi di iperproduzione il risultato è un calo del profitto e critiche oggettivamente unanimi sui forum, qualche domanda se la faranno anche loro.
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Re: Hasbro Q3: Calo di Profitto

Messaggioda il meglio emilio » 28 ott '22, 20:25

Max_game ha scritto:Però il fascino del gioco imo sta anche e soprattutto nell'attesa delle nuove uscite (e nello scoprire come si evolve il meta) cercando magari di capire prima degli altri il valore di determinate carte (comprandole a prezzi ragionevoli)..


Ma a mio avviso non è solo una questione di spoiler, ma anche proprio di giocabilità.
Mettiamo che mi faccio un mazzo Miirym perchè mi piacciono i draghi. Ogni nuovo set (quindi ogni 2 mesi praticamente) però continuano ad uscire draghi nuovi. Quindi io devo stare continuamente ad aggiornare il mazzo. Dopo 2-3 anni ho cambiato l'80% delle non terre del mazzo.
Capite che la cosa non è sostenibile?
Primo perchè spendo troppo
Secondo perchè spendo troppo TEMPO a star dietro le uscite, testarle e ottimizzare la lista
Terzo perchè se mi viene l'idea di farmi un mazzo nuovo moltiplico tutto questo per due

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Re: Hasbro Q3: Calo di Profitto

Messaggioda Max_game » 28 ott '22, 21:05

il meglio emilio ha scritto:
Max_game ha scritto:Però il fascino del gioco imo sta anche e soprattutto nell'attesa delle nuove uscite (e nello scoprire come si evolve il meta) cercando magari di capire prima degli altri il valore di determinate carte (comprandole a prezzi ragionevoli)..


Ma a mio avviso non è solo una questione di spoiler, ma anche proprio di giocabilità.
Mettiamo che mi faccio un mazzo Miirym perchè mi piacciono i draghi. Ogni nuovo set (quindi ogni 2 mesi praticamente) però continuano ad uscire draghi nuovi. Quindi io devo stare continuamente ad aggiornare il mazzo. Dopo 2-3 anni ho cambiato l'80% delle non terre del mazzo.
Capite che la cosa non è sostenibile?
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In effetti ho il tuo stesso problema e non ci ho pensato, in pratica in poco tempo mi sono costruito 20 mazzi per stare dietro agli acquisti :_o il problema è che escono carte troppo belle <3.<3
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Re: Hasbro Q3: Calo di Profitto

Messaggioda Sting » 28 ott '22, 23:08

Grazie a tutti per le risposte, sono uscite cose molto interessanti!

ArabicLawrence ha scritto:
Sting ha scritto:Consiglio spassionato, soprattutto per i giovani: Risparmiate e investite (basta poco) a lungo-lunghissimo termine (30-40-50 anni). Reinvestite i Dividendi.

Consiglio appassionato: non investite in azioni che danno dividendi, o la tassazione al 26% si mangerà il vostro investimento (anzi, non investite in azioni singole). Un ETF è un malloppo di azioni acquistate (e rivendute) per mantenere la stessa proporzione del mercato. Comprando un ETF rischiate meno, vincete sempre, e se l’ETF è ad accumulo (come vi conviene che sia) reinveste subito i dividendi (così le tasse sui guadagni da capitale le pagate solo quando realizzate un profitto dovuto alla vendita). La differenza sui ritorni è importante nel lungo periodo, se mi ricordo posto un grafico.


Giustissimo, avevo già scritto troppo e ho tagliato corto. Bravo per aver evidenziato quel passaggio.
Un indice azionario gestito come ETF ( tipo un S&P 500 ) ad accumulazione e con gestione passiva sarebbe l'ideale!
Oppure un ETF con un paniere misto di obbligazioni ed Azioni secondo una percentuale di vostro gusto ( tipo 60-40) sempre ad accumulazione e gestione passiva.
(accumulazione vuol dire che i dividendi non vi vengono pagati ma reinvestiti nello strumento per massimizzare i guadagni con "gli interessi degli interessi" chiamato anche Interesse Composto e a Gestione passiva vuol dire che seguono uno o più indici senza pagare un "amministratore" che compra e vende azioni/obbligazioni che costa di più e spesso rende di meno)
Io mi stò concentrando di più sui dividendi perchè voglio avere una rendita nei prossimi anni.

Altro punto interessante è quello di Fillo :

Spoiler:
Fillo94 ha scritto:
Max_game ha scritto:Sarebbe un disastro invece non esisterebbero più posti dove poter giocare al di fuori di casa tua e dei tuoi amici, più ragazzini che si accostano al gioco, nel medio termine ma nemmeno troppo non esisterebbe più un mercato secondario.

Sì di fatto diventerebbe praticamente tutta reserved list e lentamente tutti i meta si appianerebbero fino a giungere ad uno stallo non più modificabile a causa della mancanza di nuove uscite o banlist

Sting ha scritto:[...]

comprendo il tuo discorso da un punto di vista meramente finanziario Sting, ma questo è valido solo se togli dall'equazione il lato "game" di un TCG. Se prendessimo Magic come uno dei tanti "asset" in mano ad una azienda allora avrebbe senso, ma non dobbiamo scordarci che resta un gioco fatto per divertirsi. Purtroppo i soldi che Hasbro reinveste sono finalizzati ad un guadagno e non ad un miglioramento del gioco; che per carità ci starebbe anche dato che come hai giustamente fatto notare non è una ONLUS, ma dire di accettare questo significa dover accettare che su 10/12 prodotti annui (ammesso che non siano ormai di più) 2 massimo 3 centreranno e potenzieranno il gioco (inteso in termini di "gioco" appunto), mentre gli altri saranno solo investimenti per la ditta.

Purtroppo se guardiamo il quadro più ampio dell'intrattenimento il fenomeno della "bulimia mediatica" è piuttosto esteso. Esempio palese sono i Marvel Studios che sono passati da 3 massimo 4 film evento all'anno, alla programmazione dell'anno prossimo che promette 9 prodotti tra Film e SerieTV, fino ad arrivare alle dichiarazioni di Kevin Feige di voler proporre in un anno 13 prodotti diversi. Si punta sempre più alla quantità piuttosto che alla qualità e si spreme la vacca fintanto che ha latte, portandola però non ad essere "vuota" e dover aspettare che si "riempa" di nuovo, ma fino ad arrivare che la vacca non è più manco in grado di darlo sto latte perché le hanno assorbito pure l'anima. Purtroppo questa è l'amara realtà dei fatti che temo non potrà sempre più che peggiorare.


Condivido, senza nuove uscite/Banlist il Meta diventerebbe granitico e monotono. I formati verrebbero "risolti" ed il gioco perderebbe di interesse, anche sui tavoli della cucina o tra amici in quanto a lungo termine ci affezioneremmo a giochi nuovi e ai nuovi trend del momento.

Condivido anche la parte legata alla incredibile proliferazione di contenuti non sempre all'altezza.

Il discorso è come quando si parla dei giochi multiplayer come PUBG, Fortnite o simili.
Il vero selling point non è perchè sono il gioco più bello in assoluto, ma è il gioco più bello che puoi fare con i tuoi amici. (Con e Contro, Vantarti delle vittorie, etc.)
La componente Sociale è quello che tiene in piedi il tutto, non per nulla la parte più "importante" del gioco sono appunto le "Taunt", le Skin, etc.

Ho parlato molto lato "Corporate" e poco come giocatore ( visto che l'incipit è di fatto una questione che con il gioco "c'entra poco o nulla") anche per evidenziare che spesso il Top management non è fatto da Giocatori ma, appunto, da Manager. Conta solo il denaro (speso, incassato, etc.).
Al Board direttivo non interessa se Infect è una meccanica broken o se bisogna bannare una carta per bilanciare il meta. Forse non hanno mai giocato a Magic o D&D.

Quello che rende il gioco importante è la community che lo segue e lo supporta.
Siamo noi il "metagame" ovvero tutto quello che aggiunge valore al gioco e che non è SOLAMENTE il gioco in sè stesso o il testo stampato sulla carta stessa. Siamo noi che rendiamo il gioco divertente.

Un punto interessante è capire come noi, come Community, possiamo essere meno "salty".
Cioè, vengono stampati più prodotti del nostro gioco preferito e comunque ci sentiamo offesi. Non sembra un controsenso?
( ne parlo proprio come provocazione, probabilmente non siamo più il target a cui oggi il gioco è mirato)

Altro punto interessante è questo detto da Emilio:

Spoiler:
il meglio emilio ha scritto:
Max_game ha scritto:Però il fascino del gioco imo sta anche e soprattutto nell'attesa delle nuove uscite (e nello scoprire come si evolve il meta) cercando magari di capire prima degli altri il valore di determinate carte (comprandole a prezzi ragionevoli)..


Ma a mio avviso non è solo una questione di spoiler, ma anche proprio di giocabilità.
Mettiamo che mi faccio un mazzo Miirym perchè mi piacciono i draghi. Ogni nuovo set (quindi ogni 2 mesi praticamente) però continuano ad uscire draghi nuovi. Quindi io devo stare continuamente ad aggiornare il mazzo. Dopo 2-3 anni ho cambiato l'80% delle non terre del mazzo.
Capite che la cosa non è sostenibile?
Primo perchè spendo troppo
Secondo perchè spendo troppo TEMPO a star dietro le uscite, testarle e ottimizzare la lista
Terzo perchè se mi viene l'idea di farmi un mazzo nuovo moltiplico tutto questo per due

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Eccessiva proliferazione di contenuti in relazione alla quantità di attenzione che possiamo destinare al gioco.

Ne ho sentito parlare in una convention sui giochi Indie.
Il relatore ha detto che se state creando un gioco Indie state combattendo per l'attenzione delle persone.
I competitor diretti sono Netflix, Amazon, You Tube, le nostre fidanzate/mogli, le Notifiche del Telefono, etc.

E' un punto di vista interessantissimo, avendo solo 24 ore al giorno e dovendone dedicare (purtroppo) la maggior parte al lavoro/studio ed al riposo il tempo residuo è la valuta più importante in questi settori.
Ogni sera devo decidere se guardare la mia serie preferita, dedicare tempo a un Hobby o a una qualsiasi attività.

Avendo sempre meno tempo disponibile, avremo sempre meno tempo per goderci gli spoiler, fare il theorycrafting sulle aggiunte per il mazzo o sul come si evolverà il meta, etc. Arriviamo al punto dove anzichè aumentare la varietà e l'esplorazione dei formati, per il poco tempo disponibile, vince solo il Netdeck....

Io personalmente penso che stiano girando troppi prodotti per seguirli tutti ed con il tempo, scenderanno i volumi di queste categorie di prodotti, portandone lentamente alla scomparsa.
Avviene quello che nel mercato azionario si chiama "Correzione", ovvero, dopo un momento di estrema euforia dei mercati si ottiene una fase di discesa dei valori ad una quota più "realistica".
Ovvero, non posso essere aggiornato al 100% sul Meta del Commander, del Limited di turno, del Pioneer/explorer o dello Standard.
Ah, già è vero, lo Standard "non esiste"... (Troll XD )
Semplicemente seguirò un formato e basta...

In origine i formati Eternal avevano il vantaggio di essere "lenti" al mutamento, con meta abbastanza definiti e dandoti la possibilità che le carte mantenessero il loro valore nel tempo. Facevi un mazzo, mettevi nello zaino e ci facevi sù la partita con gli amici, il torneo locale, il torneo un pò più grosso, etc.
"Fare un mazzo" era un progetto che portavi avanti nel tempo e con i soldi che potevi permetterti lo arricchivi.
Oggi, con tutte le uscite, i Ban, etc. non ci sono formati "lenti". Il Pool di carte disponibile cresce con velocità spaventose e ti trovi contro carte che ti domandi ma questa dove [Censurato] l'hanno stampata e quando?

Penso che in futuro si ritorni a una velocità più consona di uscite, anche per dare più valore e risalto mediatico alle stesse.
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Re: Hasbro Q3: Calo di Profitto

Messaggioda Tulio Jabba » 29 ott '22, 16:39

Sting ha scritto:Al Board direttivo non interessa se Infect è una meccanica broken o se bisogna bannare una carta per bilanciare il meta. Forse non hanno mai giocato a Magic o D&D.


Il problema è proprio questo, chi prende le decisioni deve sapere cosa sono MtG e D&D; purtroppo ad oggi non sembra sia così, non solo, dalla strada intrapresa si potrebbe dedurre che per chi prende le decisioni non può esserci la possibilità che il guadagno(lecitamente perseguito) possa coincidere con le cose fatte per bene.

Per questo prima dicevo provocatoriamente che "liberarsi" della WotC/Hasbro e dei suoi manager non potrebbe che fare bene al gioco.

Sting ha scritto:Un punto interessante è capire come noi, come Community, possiamo essere meno "salty".
Cioè, vengono stampati più prodotti del nostro gioco preferito e comunque ci sentiamo offesi. Non sembra un controsenso?
( ne parlo proprio come provocazione, probabilmente non siamo più il target a cui oggi il gioco è mirato)


Non è assolutamente un controsenso, gli uomini possono dedicare ai propri Hobby una quantità di tempo limitata perchè appunto, sono passatempi. Se non mi dai il tempo necessario per poter metabolizzare le novità è ovvio che io mi senta in difficoltà, non solo, arrivo alla conclusione che delle mie esigenze a te che produci le carte non te ne frega nulla, da cui il risentimento.

Il modo per farci sentire meno salty è molto semplice, basterebbe rispettarci un po' di più.
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Re: Hasbro Q3: Calo di Profitto

Messaggioda il meglio emilio » 29 ott '22, 18:04

Tulio Jabba ha scritto:Il problema è proprio questo, chi prende le decisioni deve sapere cosa sono MtG e D&D; purtroppo ad oggi non sembra sia così, non solo, dalla strada intrapresa si potrebbe dedurre che per chi prende le decisioni non può esserci la possibilità che il guadagno(lecitamente perseguito) possa coincidere con le cose fatte per bene.

Per questo prima dicevo provocatoriamente che "liberarsi" della WotC/Hasbro e dei suoi manager non potrebbe che fare bene al gioco.


Siamo tipo 20 anni in ritardo per questo. Le aziende "fatte dai fan, per i fan" non esistono più.
E anche quelle che saltano fuori, appena fanno successo vengono in fretta comprate dai ricconi e in breve tempo trasformate in macchine da soldi.
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Re: Hasbro Q3: Calo di Profitto

Messaggioda Riot » 29 ott '22, 23:05

Gli spunti di Sting erano interessanti ma li avete fraintesi.

Ad essere cambiato è il mondo, poi le aziende non possono che seguire i tempi che corrono.
Un gioco può nascere "indie" ed essere interessante, ma per diventare un "bel gioco" non può accontentarsi di quella dimensione.

Oggi viviamo in un frenetico frullatore di continue stimolazioni, fra tutte queste ogni azienda vuole la sua parte di attenzione.
Se non facessero tutti quei prodotti diversi, tantissimi utenti avrebbero la sensazione che wotc lavora meno dei competitor, anche nel caso lo facesse consciamente per lavorare meglio.
Poi parliamoci chiaro, la platea di magic è ampia e non può di certo interessare tutto a tutti! La logica dice che più lavorano e più utenti potranno accontentare.
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Re: Hasbro Q3: Calo di Profitto

Messaggioda Sting » 30 ott '22, 0:37

Riot ha scritto:Gli spunti di Sting erano interessanti ma li avete fraintesi.

No, penso che generalmente il punto sia chiaro, poi è l'interpretazione ad essere personale e quindi a riflettere sfumature diverse.

(Semmai il problema è che io sono troppo prolisso e/o poco chiaro!)

Tulio Jabba ha scritto:...
Sting ha scritto:Un punto interessante è capire come noi, come Community, possiamo essere meno "salty".
Cioè, vengono stampati più prodotti del nostro gioco preferito e comunque ci sentiamo offesi. Non sembra un controsenso?
( ne parlo proprio come provocazione, probabilmente non siamo più il target a cui oggi il gioco è mirato)


Non è assolutamente un controsenso, gli uomini possono dedicare ai propri Hobby una quantità di tempo limitata perchè appunto, sono passatempi. Se non mi dai il tempo necessario per poter metabolizzare le novità è ovvio che io mi senta in difficoltà, non solo, arrivo alla conclusione che delle mie esigenze a te che produci le carte non te ne frega nulla, da cui il risentimento.

Il modo per farci sentire meno salty è molto semplice, basterebbe rispettarci un po' di più.


E' ragionevole il punto, io penso che sia per il fatto che non siamo più la target audience per cui viene sviluppato il gioco e quindi "non ci sentiamo rappresentati/rispettati".
In tantissimi giochi/serie che durano da molto tempo avviene esattamente questo tipo di meccanismo dove la IP per potersi espandere a un pubblico maggiore deve cambiare il suo assetto, spesso a scapito dei giocatori più "hardcore" o della prima ora.
Ad esempio, io ho giocato a tutti i Resident Evil (inclusi i Gun Survivor, gli Outbreak, Zero e i "Rail shooter" per la Wii, i Remake etc. perfino il Gaiden tramite Emulatore solo per provarlo) e per molti anni per me Resident Evil erano solo i primi tre capitoli e spiritualmente il primo Outbreak/Code Veronica. Già il 4 era molto borderline. (poi rivalutato con il tempo)
Poi cosa è successo? La deriva Action ed i film hanno allargato molto l'awareness della IP ad un pubblico più ampio ( ovvero ha fatto sì che molti venissero in contatto con la IP per la prima volta) a scapito dei giocatori hardcore e poi, successivamente, c'è stato un ritorno "alle origini" con il Settimo capitolo della serie richiestissimo dai fan.
Vedendo la ripresa di Resident Evil anche Silent Hill potrebbe tornare.
Per farci ascoltare dobbiamo impattare i dati di vendita (in positivo o in negativo) perchè spesso sono l'unica voce che i grandi manager guardano.
Il risentimento "salty" è solo una faccia della medaglia, bisogna anche ( e spesso soprattutto) evidenziare le cose fatte bene.

Spesso nelle aziende, se fai "il mazzo" a qualcuno, questo non lo interpreta come "non devo più farlo" ma come " non devo più farmi beccare".
Spesso per insegnare qualcosa si fà più con l'elemento positivo che con quello negativo.

Tornando a Magic, ora siamo nella fase divergente dove si lanciano 10 prodotti e si guarda cosa "attecchisce".
Poi naturalmente 8 falliranno e si tornerà sui 2 che funzionano. Almeno credo.

Riot ha scritto:Ad essere cambiato è il mondo, poi le aziende non possono che seguire i tempi che corrono.
Un gioco può nascere "indie" ed essere interessante, ma per diventare un "bel gioco" non può accontentarsi di quella dimensione.

Oggi viviamo in un frenetico frullatore di continue stimolazioni, fra tutte queste ogni azienda vuole la sua parte di attenzione.
Se non facessero tutti quei prodotti diversi, tantissimi utenti avrebbero la sensazione che wotc lavora meno dei competitor, anche nel caso lo facesse consciamente per lavorare meglio.
Poi parliamoci chiaro, la platea di magic è ampia e non può di certo interessare tutto a tutti! La logica dice che più lavorano e più utenti potranno accontentare.


Si, punto esatto ed interessante.
Spesso per "farsi sentire" bisogna fare più rumore proprio per via del "rumore bianco" a cui siamo assoggettati ogni giorno, bombardati da informazioni.
Ormai se fai un gioco e sei un Indie devi avere il canale YT ed il Patreon, il blog, la campagna di Crowdfunding, avere tutti i social del momento e postare regolarmente, mettere la pagina su Steam o su altre piattaforme per raccogliere le Wishlist o avere una Mailing list con gli update o le cose da seguire.
Fare marketing e rimanere quello che si dice "top of mind" ( quel brand che ti compare in testa per primo parlando di una determinata categoria, come Google per i motori di ricerca o Amazon per l'e-commerce o Coca Cola per le bibite gassate) oggi vale tanto, se non quasi di più, del prodotto che vuoi realizzare o vendere.

Io ho provato a creare qualche gioco ma ho smesso vedendo quanto poco la qualità finale del gioco conta rispetto al marketing.
Già creare un gioco "di Qualità" da Zero è come scalare l'Everest (e ne escono almeno 500 al giorno, molti di dubbia qualità), dover anche scalare una seconda cima parallela per renderlo visibile è per mancanza di tempo e capitale un traguardo insormontabile.
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Re: Hasbro Q3: Calo di Profitto

Messaggioda vkech872 » 30 ott '22, 1:26

Fillo94 ha scritto:Purtroppo se guardiamo il quadro più ampio dell'intrattenimento il fenomeno della "bulimia mediatica" è piuttosto esteso. Esempio palese sono i Marvel Studios che sono passati da 3 massimo 4 film evento all'anno, alla programmazione dell'anno prossimo che promette 9 prodotti tra Film e SerieTV, fino ad arrivare alle dichiarazioni di Kevin Feige di voler proporre in un anno 13 prodotti diversi. Si punta sempre più alla quantità piuttosto che alla qualità e si spreme la vacca fintanto che ha latte, portandola però non ad essere "vuota" e dover aspettare che si "riempa" di nuovo, ma fino ad arrivare che la vacca non è più manco in grado di darlo sto latte perché le hanno assorbito pure l'anima. Purtroppo questa è l'amara realtà dei fatti che temo non potrà sempre più che peggiorare.


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