Ok, dopo questo titolo da prima pagina inizio a dire la mia, raccontando la mia esperienza. Quando farò riferimento a "termini tecnici" di Ygo cercherò di spiegarli. Purtroppo imho c'è bisogno di parlarne, quando vedo gente nei commenti degli articoli che dice "A furia di attivare carte trappola si dicono certe cose" o "Ma torna a usare le carte magia" mi prende la rabbia
Ovviamente essendo del '97 Yu-Gi-Oh è stato il primo GCC a cui ho giocato: ho iniziato nel 2003/2004 , complice il cartone, che all'epoca della prima elementare adoravo, e le decine di amici che già giocavano da qualche settimana. Il gioco mi prese subito: avevo sei anni, le novità mi piacevano e battere gli amici sentendosi l'eroe che amavi non aveva prezzo. Passo ovviamente i cinque anni delle elementari a giocare a livello "bimbo": i mostri vanilla (sì, come a magic) la facevano da padrone nei miei mazzi e le carte che vedevo nel cartone mi influenzavano molto.
Poi, in prima media, scopro internet. Sì, perchè iniziando a girovagare per i forum, chiedendo consigli, spulciando liste, ho capito che quello che stavo facendo finora non era giocare, era semplicemente prendere un mazzo di carte che mi piacevano e fare quello che diceva il libretto delle regole. I giocatori di questo livello sono quelli che hanno fatto nascere il mito "Yu-Gi-Oh è un gioco da bambini, è facilissimo, ci giocano solo i bimbiminchia". Questo da parte mia non è vero: le regole di base sono molto più semplici di quelle di MtG, inutile negarlo, ma giocare seriamente richiede un'abilità e una concentrazione che non sono da tutti, forse addirittura più di quella di MtG. Apro una parentesi che tutti possono comprendere: tempo fa, quando giocavo ancora a YGO, una delle carte più in voga era "Giudizio Solenne". Cosa faceva questa simpatica carta? A velocità istant, se così si può dire, counterava una qualsiasi carta dell'avversario, alla modica cifra di metà dei propri PV. Capite bene che una carta così non è facile da padroneggiare, e che un "bimbominchia" la sparerebbe su subito sulla prima carta grossa che gli capita a tiro, venendo facilmente mangiato vivo da qualunque altro player.
A livelli competitivi YGO richiede, oltre alle abilità richieste da qualunque altro GCC, molto, moltissimo Predict: l'abilità di predire le mosse dell'avversario. Ogni giocata va ponderata in base a quello che l'oppo ha in mano (e se si è bravi si scopre) e a quello che potrebbe fare anche tre, quattro turni dopo. Ovviamente questo esiste anche in MtG, ma dopo un torneo di YGO si vede che lì è molto più importante.
Seconda accusa che i giocatori di MtG rivolgono a YGO: il prezzo delle carte. Bene, io sono qua anche per questo motivo, quindi non posso che dare ragione a tutti quanti Ad un certo punto il gioco era diventato insostenibile: una certa "Tour Guide of the Underworld" costava 100 euro al pezzo, ed era indispensabile in 3x nel 90% dei mazzi da metagame. In ogni caso più o meno è sempre stato così, visto che la Ban List semestrale dal 2009 circa veniva usata per buona parte a scopo commerciale. La politica era "Vendiamo un mazzo precostruito che comprato in 3 copie fa un mazzo da meta, ogni giocatore ci regala 45 euro, glielo facciamo usare 6 mesi e poi lo banniamo così facciamo soldi con un altro theme deck o con le rare Ultra/Secret/Ultimate/Short Print".
La mia esperienza di gioco, fortunamente, non è stata però toccata dalla Banned List nel periodo in cui ero in attività (salvo poi darmi una mazzata finale LOL): quando il metagame aveva ancora mazzi che andavano a velocità umane giocavo un mazzo storico, il "Monarca", che sfruttava mostri con effetti EtB per rosicare ad ogni turno un po' di vantaggio. Poi, appena uscì l'espansione degli "Alanera" mi fiondai su quelli: era un mazzo costruito quasi interamente da comuni e qualche generale raro (che però si poteva anche omettere), che sfruttava "Vortice Nero", una Wild Pair di YGO, con il piccolo dettaglio che poteva entrare al primo turno Il mazzo diede una svolta al metagame e lo fece diventare molto più aggro. Con l'avvento di un sacco di carte rare anche per questi cari uccellacci, mi sono dato al "Gladiatore Bestia", il mazzo più skill intensive (ed economico ) del momento, basato su carte vecchiotte ma che non avevano ancora espresso il loro potenziale. Quasi contemporaneamente il metagame venne ucciso. I colpevoli erano i Lightsworn, che avevano dallo loro un archetipo nato l'anno prima fatto di SOLE carte rare, con un totale di circa 800 euro a mazzo se non vado errato. Con l'uscita di una carta che tutorava circa metà mazzo, l'archetipo spopolò. I giocatori meno esperti (magari i classici figli di papà) lo giocavano perchè era praticamente un mazzo auto-pilotato, i pro-player perchè con una buona build era veramente esplosivo e non temeva le minacce avversarie. Io collezionavo per sfizio le carte di questo archetipo dal 2009, anno in cui uscirono. Non speravo di finire il mazzo, ma con gli scambi ero arrivato ad avere il 90% del mazzo. Il giorno dell'uscita del tutore universale riesco ad avere il set di tutte le carte orginarie. Purtroppo, però, il playset della nuova carta arrivava a 200 e passa euro, quindi ci rinuncio in partenza. Passano i mesi, e il mazzo "menomato" che avevo era l'unico che ancora potevo giocare: il mio Alanera era obsoleto e un mazzo pseudo-control come il Gladiatore Bestia ormai aveva vita breve contro i deck turbo del momento. Arriva poi la magia: "Charge of the Light Brigade ristampata in un'edizione speciale!" Il playset della carta che mi mancava a 30 euro? Non potevo perderlo, anche se ormai il mazzo perdeva colpi contro i nuovi arrivati era l'unico che mi rimaneva. Finisco il mazzo e... bum, dopo qualche mese dall'uscita della ristampa, ecco che mezzo mazzo Lightsworn si ritrova limitato dalla ban list: per continuare dovevo spendere troppi altri soldi. Vendo qualcosa e ricavo due centoni di consolazione.
La mia conclusione: Yu-Gi-Oh, gioco troppo costoso? Purtroppo sì. Gioco per bambini e/o noioso? Assolutamente no, tanto è vero che ogni tanto io e la mia cricca proxiamo qualche mazzo e giochiamo.
A voi, scusate per il papiro