magicitek ha scritto:Ehm... guarda che solo perchè si usano un pò di carte che fanno scartare non è che questo lo renda meno controlloso, anzi... ho sempre trovvato supponenti i giocatori di controllo
perchè pensano counter=controllo...
Non sono punti di vista, o voler essere "controllosi". E' applicazione di pura teoria. Scartini come thoughtseize e inquisition non generano vantaggio carte, ma promuovono scambi proattivi 1-1che comportano svantaggio tempo: richiedono di investire mana per annullare proattivamente una risorsa per cui l'avversario, invece, non ha ancora investito mana (=tempo). Se decidiamo di giocare control, il nostro principale obiettivo è invece quello di generare vantaggio carte e di
rispondere alle minacce avversarie nel momento in cui esse si presentano, ottimizzando quindi, da parte nostra, tempo e risorse a nostra disposizione. Per non dire che sono pessime topdeckate in lategame che, guarda caso, è la fase della partita a cui i control mirano per imporre la propria supremazia dopo aver "spento" il mazzo avversario.
Di side, poi, il discorso cambia completamente, in quanto tutto ciò che è in nostro dominio (o quasi) diventa lecito per portarsi a casa il match, e gli scartini sono ottime risposte contro control e combo. Ma, attenzione, sono comunque elementi
funzionali al mazzo in un determinato matchup (scelta di side), non
strutturali al mazzo stesso (scelta di main).
Giocare scartini mirati già di main (EDIT: e accostarli a
liliana of the veil imponendo una guerra a basse risorse...tutto fuorchè generare CA) è invece classico della strategia midrange. E non c'è nulla di male in questo, anzi, è ben risaputo che in modern giocare proattivi è quasi d'obbligo (basti pensare che l'archetipo "control" per eccellenza è UWR, cioè sostanzialmente burn con permission).
Ripeto: ogni scelta è lecita all'interno di una logica ben definita, basta chiamare le cose con il proprio nome.
Davide75 ha scritto:E suppongo tu vinca per suicidio da noia dell'avversario...
complimenti per la maturità del tuo intervento, molto costruttivo.