Comunicazione di servizio: dato che è uscita la prima parte di "Planeswalker's Guide to Theros", ho creato una nuova sezione nel post di testa, chiamata "Storia di Theros". Al suo interno raccoglierò usi e costumi di Theros - per iniziare, ho tradotto la suddetta guida in italiano e l'ho riadattata.
Parlando invece del set stesso, leggendola sto iniziando a pensare che gli dei siano a tutti gli effetti degli incantesimi, e che l'abilità Divinity altro non sia che una versione modificata di "Offering" di Kamigawa - tornerebbe anche con quanto detto al Comic Con (che riporto, facendo copia e incolla dal post di testa:
Un'altra è una meccanica che gli sviluppatori pensavano potesse avere del potenziale, ma che non ha avuto il successo sperato quando è uscita originariamente, per cui è stata ottimizzata e le è stato dato un nome nome e un nuovo flavor. Quest'ultima meccanica è collegata agli dei). Avanzo però anche l'ipotesi che queste carte siano giocabili (o possano entrare in gioco) SOLO tramite offerta, proprio per evitare, come sottolineava Joneleth Irenicus, exploit con
Show and Tell e compagni vari. Vedremo.
Per quanto riguarda l'ambientazione, essenzialmente abbiamo Heliod che è come Apollo di Pollon: raggiante e sicuro di sè, ma anche volubile e poco affidabile. Thassa mentre la traducevo mi faceva venire in mente una vecchietta, lenta ma ostinata, che quando si arrabbia prende a borsettate tutto e tutti. X-D Erebos mi ha fatto schiantare: signori e signore, abbiamo il dio della depressione! X-D Decisamente siamo lontani dai classici anti-eroe del nero cattivi e malvagi, sicuri di sè e motivati. Purphoros fortunatamente non è il solito dio (o rappresentante) della guerra, del caos o delle fiamme/terra in senso stretto: abbiamo un dio fabbro/creativo, mi è piaciuto molto la sua caratterizzazione, anche se è sostanzialmente un'idiota (bruci tutto e tutti perché la gente non sfrutta la creatività?!?). Nylea è la classica dea amica della natura che piace ai bambini e alle masse, ha una caratterizzazione piuttosto malleabile e capisco perché l'hanno fatta entrare subito nella storia insieme a Elspeth. Al di là di alcuni commenti volutamente ironici, personalmente mi piace: fasti e pregi, ma anche vizi e capricci degli dei, e alcuni di loro si scostano un po' dai classici personaggi tipici dei colori che rappresentano - il che non fa mai male. Brava Wizards, adesso speriamo in una buona storia che raccolga tutti questi elementi.