Io, per esperienza, non sono così drastico sulla scelta dei colori, e sul pick fisso nei miei colori. Dipende molto dalle carte che ho scelto e dalle carte che ho davanti.
I primi 3-4 pick sono
sempre le migliori carte (da draft) che mi trovo davanti, anche se di colori diversi. Poi, in base a queste, inizio a direzionarmi su alcuni colori (tendenzialmente 2, con eventuali carte molto buone di altri 2 colori, ma solo se valgono davvero la pena). Questo per la prima bustina, in modo da iniziare ad avere un primo pool di carte il più forti possibili e già vagamente direzionate verso qualcosa.
La seconda bustina inizia con i 2-3 pick migliori in assoluto (indipendentemente dal colore), a meno che io non trovi qualcosa di estremamente sinergico con quel che già ho iniziato, nel qual caso picko quello. Poi, pick nei colori iniziati, con l'eventuale splash in caso di roba che vale la pena. Alla fine della seconda bustina ho un abbozzo di mazzo già più o meno organico, e cerco di capire che direzione definitiva può prendere in merito ai colori (che magari, dopo i primi pick del secondo giro, è leggermente o completamente cambiata)
Terza bustina: scelte circostanziate per ogni pick, dal primo al penultimo (l'ultimo è obbligato..
). Priorità assoluta a roba forte per il mio mazzo. In seconda scelta, carte medio-alte dei miei colori o di un'eventuale splash che valga la pena. Terza scelta, carte forti fuori dal mio colore. Quarta, carte medie/medie-- x i miei colori. Quinta scelta, carte medie o "rompi" (che non vorrei il mio oppo le avesse) non dei miei colori. Ultima scelta: la carta più forte tra quelle che vedo.
(Nel frattempo, presto particolare attenzione a 2 caratteristiche, che fanno la differenza: abilità evasive e flash/instant. Spesso, in draft, sono davvero decisivi sia avere creature che l'altro non può bloccare, sia rimanere mana open e scegliere il più tardi possibile la giocata migliore.)Con questo metodo vengono svariati pick fuori colore, e sembrerà un controsenso, ma secondo me non lo è, per questi motivi:
1. a fine del terzo giro avrò 45 carte. Di queste, per fare il mazzo ne uso 24 al massimo, il resto è side. Ho 21 carte (quasi la metà) che non userò come base del mazzo, ma solo (forse) come side. Quindi inutile imbottirsi di roba scarsa solo perchè "nei miei colori", quando metà di questa roba sarà sotto la media e quindi più inutile di un token..
2. non è un sealed, dove le carte che vedo sono mie e basta, ma è un draft: quel che non prendo io lo prenderà un altro. Perchè devo lasciare una carta che può infastidirmi, e prendere invece una carta che forse non userò? Meglio eliminare una potenziale minaccia lasciandola parcheggiata nel mio porta deck, che prendere una comune del mio colore che non farà la differenza.
In conclusione: credo che non esista una "strategia iniziale" predefinita, ma che tutto sia da circostanziare alle carte che mi trovo davanti pick dopo pick.. Di certo, in ogni caso, guardare bene lo spoiler delle carte prima di iniziare è molto utile, può dare ottime indicazioni su cosa aspettarmi (quali sono le carte migliori, quali trick esistono, quali tipi di carte - spari, scartini, counter, ecc.. - sono presenti, e via discorrendo) e su quali sinergie possono essere più convenienti.
Questo per quanto ho visto dalla mia esperienza.