Bene! Dopo una notte di riposo e durante una mortalmente noiosa lezione di antropologia, posso iniziare a raccontarvi che succede sotto questo mezzogiorno di fuoco. Al galoppo, baby!
OUTLAWS OF THUNDER JUNCTION | EPISODIO 1: RALACOM
Tutto inizia in un deserto. Il sole sta tramontando, le ombre si allungano e i cacti cactano. Ci troviamo in un piccolo villaggio chiamato Omenport, dove si trova un Omenpath, dove Richard Donner ha girato The Omen e dove gli Omen hanno cantato Battle Cry nel 1984. Ci viene presentato il nostro protagonista, un pistolero chiamato Archie Dixon, il classico cowboy che viene assunto come corriere quando il lavoro è pericoloso, e che sbuffa di continuo perché lui è più figo degli altri.
Lui e le altre due guardie ricevono un pacco da uno sconosciuto mascherato, arrivato dall'Omenpath con estremo ma fascinoso ritardo. Una guardia prende il pacco e i tre partono al galoppo. SI fa notte, ed è tutto tranquillo. Improvvisamente, fuoco, fuoco ovunque. Prende tutto fuoco, arrivano dei tizi che ci viene detto si chiamano Hellspurs ma che non vengono descritti (io li immagino come dei gattini su due zampe), che tirano fuori i ferri e crivellano la carrozza come fosse una grattugia per il parmigiano, e le utilissime guardie esplodono male. Archie, invece, è il protagonista, quindi è ferito ma vivo. Anzi, gli Hellspur smettono di sparare! Ecco, è il momento in cui il protagonista estrae l'arma e li fredda tutti, oppure viene preso prigioniero e poi mette in atto una rocambolesca fuga. Le fiamme si aprono, e fra loro appare un incrocio fra una scolopendra e il cugino brutto di Griselbrand, che ha vinto il primo premio nel concorso di chi ha più piedi. Questa creatura si chiama Akul, ed è un bandito. Non solo! E' anche un drago. Un drago. Allora, fermi tutti.
Un drago. Allora, questa creatura è dotata di: sei zampe inferiori, due superiori dotate di chele e denti, una coda che è praticamente un Hellion metallico, una testa di insetto con molteplici mandibole, una giacca da cowboy con la sciarpina blu e un paio di ali. Ora, fra tutte queste caratteristiche direi che soltanto le ali sono attributi di un drago, tutto il resto no. Potrebbe essere un insetto, un demone, un qualsiasi cosa, ma onestamente o hanno spiegato male a Kekai Kotaki cosa disegnare, oppure qualcosa non va. Non sono draghista, ma...
Coooomunque, torniamo al racconto che succede un sacco di roba. Insomma, questo bandito dragonfluid è molto noto, e parecchio forte, dato che riesce a tagliare in due la carrozza con un singolo colpo di coda. Insomma, prende il pacco che Archie deve proteggere, e dice "Finalmente! Ora ho tutte le gemme dell'inf- Le chiavi, ho tutte le chiavi. E lo sto annunciando a voce alta a me stesso perché sono un bulletto, non perché devo farlo sapere ai lettori, no di certo! Muhahahaha sono cattiiiiivo!"
Archie cringia forte, ma talmente forte, che muore. ZAN ZAN ZAAAAAN! Sorpresa, non era lui il protagonista. Un terzo del capitolo è andato seguendo una maglietta rossa random. "The truth is, the game was rigged from the start."
In compenso, Akul apre il pacco e ci trova dentro del carbone, e un biglietto con scritto:
"Sei stato GABBATO.
Cordiali saluti,
La Befana"
Stacco, conosciamo un altro personaggio, una donna chiamata Annie Flash. Lei sì che è una vera pistolera: lo sappiamo perché indossa il cappello e ha un rapporto di rispetto e da vecchia coppia sposata con il suo cavallo. Non si può essere più cowboy di così. Però sto cavallo ha le corna, per qualche motivo. Figo!
Insomma, lei nota l'incendio e scopre la carrozza scassata e gli ossicini bruciacchiati del povero Archie e le due guardie. Un 'madonnchebrutt' dopo, scopre una cassa nella carrozza, piena di chili d'oro e i milioni quelli veri dentro. Celainguattiamo.gif
Boh, occhei che Akul voleva sta chiave, però sono banditi, potevano pijarselo il tesoro. Alla fine dà mana di qualsiasi colore, non si butta mai via.
La nostra nuova amica torna al villaggio di Saddlebrush dove vive, e divide i piccioli con il villaggio, perché è lawful good e vuole proteggere la gente.
Tornata al suo ranch (cowgirl, baby), le bussa alla porta un tizio biondo, con le scarpe pulitissime e gli abiti di Micheal Jackson in Smooth Criminal. A lei si attiva tipo... Lo Sharingan? Eh? E dice a questo qui che sa che è un travestimento. Lui disattiva l'illusione, e si rivela per chi è veramente: orecchie a punta, pelle argento, capezzoli al vento, e un pasticcino a forma di ALCE in mano. Mr. Oko the Broko is back in town!
Il dialogo è tipo:
"Ti voglio assumere per rubare roba da Akul"
"No, sono in pensione"
"Eddai! So che Akul ti sta sulle palle"
"Sì, ha Akul ha distrutto ogni cosa, mi ha rovinato la vita. Ho gli incubi ogni notte e tutto ciò che desidero è fuggire da lui o ucciderlo. Vuoi sapere cos'ha fatto? Bene... Lui ha... Come posso trovare la forza di dirlo... Lui ha... Quasi colpito mio nipote per sbaglio. Lo so, è impensabile. No, ho paura, troppa paura."
"Oh, ok. Non è che dovevi per forza... Boh, comunque, se non vieni con me, qualcuuuuno potrebbe dirgli del tuo villaggio, e potrebbero capitare cose brutte brutte brutte. C'è gente cattiva in giro, eh"
"Daje, un ultimo lavoro prima della pensione (finirà sicuramente benissimo)"
Poi Oko la guarda e fa: "Hey, ma tu sei una donna..."
"Eh, sì"
"Ti va di scopa-" STACCO
Stacco. Per la mia sanità mentale.
Andiamo da Kellan! Ormai il protagonista indiscusso della storia di Magic. Come sempre, Kellan svolge il suo ruolo preferito, ossia plagiare Martin Matin.
Kellàn Kellàn,
la mattina appena sveglio,
Kellàn Kellàn,
anche oggi non va meglio!
E così, dopo aver fatto il principino su Eldraine, l'esploratore su Ixalan e il detective su Ravnica, ora sperimenta le gioie di un nuovo mestiere: lo scaricatore di porto! Però niente impropèri che si confanno al ruolo, dato che è un personaggio per bambini.
Stavolta si trova qui a Thunder Junction, a scaricare barili e casse presso l'Omenpath sopracitato, dove Ral Zarek sta cercando di costruire una... Linea telefonica? Eh? Ma, tipo, non avete mai costruito una cosa del genere neanche su Ravnica, e adesso volete farla interplanare? A quando il ponte sullo stretto di Jwar?
Comunque, Ral è un grande commerciante di idee e a Thunder Junction chi ha il portafogli più grande vince.
Insomma, Ral tempesta Kellan di domande, ma Kellan, giustamente, non capisce di cosa stia parlando. Poi, improvvisamente, un tizio cade dall'impalcatura, costruita giustamente con standard di sicurezza Izzet. Kellan vola e lo salva. Il miracolato guarda Kellan, e immediatamente gli dice che è sovraqualificato per il suo lavoro. A questo punto mi è sembrato di star leggendo un'opera dell'assurdo, stile Quenau. Perché Ral fa domande di ingegneria a uno stagista? Perché il tipo è caduto? Perché ci viene raccontato? Non ho risposte per voi, so solo che sono molto confuso.
Insomma, data la sua grande capacità di agire come un eroe, unita al suo grande senso del dovere, per non dimenticare la sua gentilezza, senza contare la sua bellezza, la sua determinazione e il suo acume, contando la sua flessibilità mentale, il suo carisma, la sua rapidità nel far di conto, la sua enorme modestia e sincerità, e tutte quelle altre caratteristiche che ci viene detto Kellan possieda, viene promosso seduta stante a capo della sicurezza sul cantiere. Thunder Junction come la Liguria.
Ma dato che lui è modesto, seppur accettando a malincuore, dice a se stesso che in fondo non è lì per la carriera, né la grossa paga, né l'opportunità di lavorare con un vip come Ral, ma è lì per cercare suo padre. Perché quando la madre di Kellan è rimasta incinta, Oko è fuggito lontano, ma ora, lui l'ha trovato. Esatto, papà: sono venuto a prenderti in Messico.
Via col primo sclero! Spero di aver detto tutto. Scemenze varie a parte, tipo il drago meno drago del sistema solare, il capitolo iniziale non parte malissimo. È scritto meglio di altre storie, e può prendere sviluppi interessanti. Per la prima volta, ha senso che Kellan sia qui! Sta roba di Ral invece... Boh, vabbè. Ora voglio vedere Tinybones!!!
Alla prossima!