HowardRoark ha scritto:ma sarà che il set non l'ho draftato moltissimo (ci avrò fatto al massimo 25 draft su Arena), anche se il piccone era una bella carta e permetteva di spashare più facilmente (magari non tutti i colori
).
Sì forse pentacolor no, ma sono sicuro di aver splashato almeno due volte
Esika's Chariot e
Immersturm Predator nello stesso mazzo RW aggro (sì, sono molto fortunato con le sbustate)
HowardRoark ha scritto:This. Per me questa cosa vale per tutti i set recenti: ormai le art sono molto omologate e diventa difficile distinguere un artista dall'altro. In passato c'erano Rebecca Guay, Kev, RKF, Drew Tucker e altri e riuscivi a capire sempre chi avesse illustrato una determinata art. Veniva lasciato più spazio agli artisti e questa cosa era bellissima, come lo erano le citazioni colte di Shakespeare, ad esempio. Non voglio fare il letterato (anche perché ho una cultura umanistica bassissima), però era piacevole leggere certe descrizioni sulle carte perché erano veramente belle, ti dava l'idea di giocare ad un gioco più profondo e un po' ti veniva anche la voglia di leggerti l'opera da cui erano tratte.
Non sono estremamente d'accordo, nel senso come dice Rancore anche dopo, gli artisti singolarmente bravi ci sono (Omar Rayyan, Seb McKinnon, lo stesso Ferguson è tornato), magari il problema è che ora a parte gli outlier come loro, il livello medio è un po' peggio del passato. E comunque la citazione di Emily Dickinson su Karakas è forse il miglior flavour text di sempre
HowardRoark ha scritto:Altra nota dolente dei nuovi set è la qualità delle carte. Io ho una mia teoria: la Wizard ha preso atto che ormai tutti giocano con le sleeves e quindi ha abbassato la qualità dei cartoncini perché tanto le carte non si rovinano comunque. Alla fine avrebbe senso: per fatturare di più tagliano su qualcosa che non è più necessario (la resistenza e la durabilità di una carta). A sostegno di questa teoria ho fatto alcune osservazioni. Tempo fa nel negozietto in cui gioco dal vivo ho incontrato un ragazzo che in passato giocava senza sleeves (quando l'ho incontrato io aveva le penny della ultra pro), e quasi tutte le sue carte erano tra il poor e il played, lo ricordo perfettamente. Eppure quello era un mazzetto di Standard, con carte uscite 2/3 mesi prima, cosa mai può averci fatto per ridurle in quello stato? Se guardate su youtube i vecchi pro tour dove tutti giocano senza bustine protettive, i finalisti hanno tutti delle carte in condizione più o meno gd o lp, e loro non è che ci andassero piano con le mischiate o in generale su come maneggiavano le carte.
Questa è un'opinione forte ma non mi sento di contraddirla, effettivamente si nota al tatto che sicuramente sono diverse. Poi andrebbe verificato proprio sperimentalmente, compri due bustine di Leggende e due di Dominaria United, mescoli insieme le 60 carte che ti escono un certo numero di volte, e poi verifichi quali sono quelle più danneggiate. Se mi finanzi lo faccio
HowardRoark ha scritto:Terza cosa che non mi piace delle nuove carte è il loro layout, anche questo lo trovo molto più omologato rispetto alle carte vecchie. Il bordo nero gigante in basso non si può vedere, il testo delle carte è uguale per tutte (in passato le carte verdi avevano una tonalità marrone legno, quelle bianche marmorea, quelle blu acquatica etc., insomma il lato "fantasy" del gioco veniva messo molto più in rilievo). Non so se ho già fatto questa considerazione in questo thread, la scrivo comunque se mi sono ripetuto la cancello.
Infatti la Wizards l'ha capito e ci delizia con cose tipo questa:
HowardRoark ha scritto:Chiaro che i nuovi set abbiano una qualità del limited migliore (mi sembrerebbe strano il contrario dopo trent'anni di esperienza) e le carte siano in generale più divertenti da giocare (questo non vale neanche sempre), ho preso spunto dal commento di Tulio Jabba per spiegarvi come un nuovo set non potrà mai colpirmi più di tanto per i motivi sopracitati. Scusate l'intervento un po' OT, spero comunque ne possa nascere una discussione interessante.
Bah poi il limited piace a seconda dello stile di gioco che piace, ci sono sicuramente formati limited più da Spike o più da Timmy/Johnny o non ho idea di cosa vogliano dire queste parole ma insomma. A me Kaldheim piace tantissimo, ma conosco gente che non lo sopporta anche perché dicono che sia particolarmente difficile draftare un mazzo forte, e che BG elfi e UR giganti siano in realtà trappole da evitare
fabrimagic ha scritto:Io invece ho apprezzato tantissimo il fatto che abbiano fatto dei mix & match delle divinità greche, anziché replicare pedissequamente le divinità originali. Cosa di cui ad esempio si sono lamentati gli appassionati di mitologia norrena.
Per una volta hanno dimostrato di essere un minimo originali invece di ripetere schemi già visti
Bah non so, per me un minimo di legame con l'originale serve, anche perché appunto permette a chi non ha mai saputo nulla di mitologia di un certo tipo di imparare qualcosa. Si lega un po' anche a quello che diceva Howard sulle citazioni colte etc, io avrei apprezzato molto di più un set in stile Grecia se ci fossero stati gli dei originali e le citazioni omeriche
il meglio emilio ha scritto:
Adoro
il meglio emilio ha scritto:Quando io ho draftato Kaldheim un mio amico ha trovato 3 piccone e ovviamente se li è first pickati tutti
King