il meglio emilio ha scritto:Rancore ha scritto:Rispondo rapidamente perché ho poco tempo. In realtà concordo con quanto detto qui e mi scuso per aver usato il termine cancel culture. Ho fatto un discorso molto simile recentemente con la mia ragazza e mi rendo conto che il termine andrebbe definito con precisione. Abbiamo parlato molto dell'assenza di definizioni precise e di come la gente prenda posizioni estreme per un range di situazioni incredibilmente ampio che ricade, ingiustamente, sotto la stessa definizione
Il termine è volutamente mal definito e confusionario apposta per poter essere usato come jolly quando conviene. Nel 99% dei casi questa "cancel culture" è semplice boicottaggio che esiste dalla notte dei tempi e che i conservatori hanno sempre difeso come superperk del libero mercato, ma ora che il boicottaggio è davvero uno strumento potente nelle mani della massa grazie ai social media, inizia a dar fastidio.
Attenzione. Concordo che la parola possa essere usata come jolly per "lanciare una bomba" (e infatti è il motivo per cui mi sono scusato prima). D'altra parte però è chiara la tendenza, prevalentemente degli ultimi anni, a zittire e cancellare chiunque provi a contestare o a discutere certe idee, tipicamente di sinistra.
"Cancel culture" si può definire in modo chiaro. Quello che succede, purtroppo, è che visto che attira l'attenzione, fa cliccare sui link e porta a reazioni di pancia, la parola viene spesso usata a sproposito. Ma attenzione! Lo stesso si può dire per molte altre parole, come "transfobia", "omofobia", ecc.
I social sono, come al solito, uno strumento di giustizia e di stupidità: da un lato hanno dato finalmente la possibilità di essere fastidiosi, di costruire e portare avanti campagne enormi contro problemi veri. Dall'altro fanno da amplificatore e da schermo, permettendo a tutti di aderire senza discutere e senza perdere tempo ad informarsi.
Prima che me lo dica qualcuno, specifico che questo funziona ovviamente in entrambi i sensi: i novax per esempio, sono uno dei prodotti beceri dei social. Non sto dicendo che twitter serva solo ad amplificare le stupidate della sinistra, perché è chiaramente non vero.
il meglio emilio ha scritto:Rancore ha scritto:ma già Dr. Seuss era stato "bandito" (leggi: alcune case editrici avevano smesso di pubblicare e vendere certi libri) tempo addietro dalla sinistra americana per i presunti messaggi colonialistici e razzisti.
Smettere di vendere e bandire son due cose ben diverse. Sei sempre in diritto di scegliere i tuoi prodotti. Se smetto di produrre e vendere il gelato alla banana nella mia gelateria perchè nessuno lo compra non sono mica razzista verso l'unico cliente che ne va matto e lui non è certo in diritto di delegittimare la mia decisione.
Vero, ma bisognerebbe approfondire. Che tipo di pressioni ci sono perché un editore smetta di vendere certi libri? Chiaro, se mi sveglio la mattina e decido di non vendere più un libro perché lo ritengo razzista ho tutto il diritto di farlo e nessuno può dirmi niente. Ma se la mattina mi sveglio e fuori dalla mia libreria protestano perché uno dei miei libri è presunto razzista, magari smetto di venderlo, ma la decisione non è più mia.
Ammetto però che so solo il fatto (ovvero: Dr.Seuss non veniva più venduto), ma non le ragioni che hanno portato a questa scelta.
il meglio emilio ha scritto:Rancore ha scritto:E assolutamente concordo che sia un paradosso quello del bandire certi libri dalle scuole. Il fatto che sia stato richiesto da republicani è * chef kiss *
Il fatto che credi che ci sia una qualche incoerenza in questo dimostra che la propaganda funziona. I repubblicani sono sempre stati il partito della cancel culture. Nella loro crociata contro il satanismo se la sono presa con D&D, con i pokemon e anche con le stesse magic! (vi ricordate i demoni che non potevano essere demoni). E oggi sarebbero i paladini di questo gioxo?
Sono d'accordo che
anche i repubblicani abbiano le loro battaglie stupide e assimilabili a quelle stesse battaglie che tacciano di cancel culture. Però non rigiriamo la cosa: è evidente che questo problema sia trasversale a tutti i credo politici. Se una volta i repubblicani potevano essere il partito della cancel culture, dobbiamo renderci che adesso la situazione è cambiata e che il fenomeno si sta ripresentando uguale con i democratici.
E comunque il discorso sopra (sia il mio che il tuo) è un chiaro esempio del fatto che stiamo parlando senza usare una definizione chiara di cancel culture, visto che usiamo un termine che non ha manco dieci anni per parlare di comportamenti ben più vecchi.
il meglio emilio ha scritto:Max_game ha scritto:Cmq questo ragazzo disegna in maniera pazzesca, quindi spero le parti possano ricucire.
Eeeeeeh....
Puoi essere il miglior cameriere del mondo, ma se accogli i clienti con il saluto nazista ti cacceranno a calci nel culo da qualunque ristorante. E giustamente.
Il signor Seb è un gran [Censurato]. La wizard non si è messa a verificare la sua storia medica. Non gli ha chiesto il greenpass per ogni disegno. è lui che invece di starsene zitto ha deciso di parlare di una cosa di cui non ha cognizione di causa. E non è l'unica volta che l'ha fatto: ha spesso ritwittato messaggi di epidemiologi&co. Zio sei uno che disegna, di queste cose non ci capisci un [Censurato], stai zitto.
Concordo in pieno sul fatto che avrebbe dovuto stare zitto. Concordo meno sulle premesse. Seb avrebbe dovuto stare zitto non perché ha delle idee stupide, ma perché uno che ha un seguito così grande dovrebbe pensarci due volte prima di condividere opinioni che, come sappiamo, sono tra le più polarizzanti del momento.
Chiaro, anch'io preferirei che tutti i novax si stessero zitti, ma parlare senza cognizione di causa - per quanto stupido - è lecito.